Le fate poetiche: Il brivido di viaggiare in aereo da solo

giovedì 19 luglio 2007

Il brivido di viaggiare in aereo da solo


Dopo una bellissima vacanza sono tornato(purtroppo) a Roma. Creta era come sempre stupenda ma la grande novità è stata quella di viaggiare da solo. Non mi sono mai perso un bagno perchè l'acqua era stupenda, fredda come piaceva a me. Con il caldo che c'era ci voleva proprio. Mio zio mi ha portato insieme a mio cugino a fare delle bellissime gite in barca. Il mare era di un blu bellissimo, talmente limpido che si vedeva il fondo. Abbiamo una casa a sud di Creta nella provincia di Heraklion (che è il capoluogo di Creta, se può essere considerata una regione)in un paesino che si chiama Tsutsuros. In quei giorni parlai solo greco a parte quei dieci minuti che passai al telefono a parlare con mia madre in italiano. Fattostà che quando atterrai a Roma tirai un sospiro di sollievo perchè avrei potuto iniziare a esprimermi nella mia lingua madre anche se con mio padre parlo ancora greco. Il viaggio all'andata andò perfettamente e mi divertii. Quando al ritorno andai a consegnare la valigia al check-in mi sembrò tutto tranquillo. La signorina mi chiese se volevo un'assistente e io le dissi esplicitamente di no. Quando l'aereo arrivò ad Atene mi stavo alzando per scendere quando l'altoparlante disse che Mr.Kaniadakis doveva restare seduto al suo posto. Restai seduto e mi venne una hostess incontro dicendomi che stava arrivando l'assistente per accompagnarmi dentro l'aereoporto. Io le dissi che all'andata ero andato da solo senza nessun aiuto. Comunque arrivò l'assistente e mi disse che mi doveva accompagnare all' uscita del volo per Roma e dopo sarei potuto andare dove mi pareva. Ma non mi accompagnò all'uscita ma bensì alla lounge della compagnia. Appena entrai due signorine mi dissero che dovevo restare lì dentro e che loro mi avrebbero chiamato per l'imbarco del volo diretto a Roma. Io protestai e gli dissi che i miei genitori non avevano pagato nessuna assistenza ma mi risposero dicendo che il mio nome era scritto sul computer e che dovevo restare lì. Incavolato chiamai mio padre ma lui mi disse di restare lì che era meglio anche se pure lui era rimasto sconvolto. Comunque queste signorine erano proprio sciocche perchè il lounge è solo per i passeggeri che viaggiano in bussiness. Restai lì e usufruì della connessione a internet(fortuna che c'era se no me ne sarei andato) e del buffet. Anche quando arrivai a Roma mi accompagnarono a prendere la valigia. Fortuna che all'andata provai il brivido di viaggiare da solo.
Questa è una foto di Tsutsuros.
Antonio93

1 commento:

Tess ha detto...

Oaro Antonio,
Sono contenta che le tue vacanze siano state piacevoli. Quanto alle questioni di volo, devi sapere che in alcuni Paesi ci sono leggi precise sui minori in viaggio, può essere obbligatorio avere un assistente!
Un piccolo appunto, nel tuo testo ci sono troppi errori di forma: minuscole per i nomi propri, cambi di tempo verbale ecc. Fai più attenzione quando scrivi e rileggi sempre prima di postare
Ciao
prof. Tess