Le fate poetiche: 2007

venerdì 21 dicembre 2007

Auguri


Cari ragazzi,
come molti di voi già sanno, qualcuno ha scritto su questo blog un post anonimo che ho dovuto cancellare per il suo contenuto estremamente stupido ( per di più pieno di errori tali che mi hanno permesso di capire facilmente chi ne è l' autore).
Questo blog continua ad essere aperto a tutti voi ma ho dovuto prendere delle precauzioni.
L' account e la password sono cambiate e adesso le conosco soltanto io, quindi se c'è qualche altro idiota ( o magari lo stesso) che vuole riproporsi non può più farlo.
Potete scrivere i vostri commenti, se volete, usando il vostro account ma essi non verranno pubblicati automaticamente, ho infatti attivato su questo blog e anche sul mio la funzione "modera commenti", il che vuol dire che prima di essere pubblicato il commento deve ricevere la mia approvazione.
Come vedete, cambia poco, il blog c'è, ognuno può scrivere e comunicare.
Io sono convinta che la stragrande maggioranza di voi sia composta da bravi ragazzi e vi voglio molto bene, poi c'è anche qualche "mela marcia" ma anche le mele marce sono utili, servono a farci gustare di più le mele buone.
Un augurio affettuoso a tutti voi e alle vostre famiglie.

Ciao
prof. Tess

mercoledì 12 dicembre 2007

Un sabato pomeriggio

Sabato pomeriggio, io e papà siamo andati a fare una visita al centro di Roma. C’era parecchia gente perché i negozi erano aperti per lo shopping natalizio e tutte le vetrine erano adornate con luci e vari colori per la festa. Abbiamo provato a fare la fila per entrare al Colosseo ma ci abbiamo rinunciato a causa della troppa folla.
Allora abbiamo deciso di andare a Piazza Navona e a Piazza di Spagna. A Piazza Navona c’era il mercato natalizio dove si vendevano pupazzetti per il presepe e casette in carta pesta ma anche addobbi per l’albero. Alcuni bambini, vicino alla fontana dei fiumi, si facevano la foto insieme ad un anziano signore travestito da Babbo Natale.
Poi mentre andavamo verso Piazza di Spagna ci siamo fermati in una grande gelateria e abbiamo preso un gelato con vari tipi di gusti. Mangiando il gelato ci siamo recati a Piazza di Spagna. Qui due signori vestiti con pelle di pecora suonavano con la zampogna i tipici motivi natalizi .
Mentre tornavamo a casa le melodie natalizie mi ritornavano in mente rallegrandomi il tragitto. Benny

Scout

Questo week end ho fatto un uscita con pernotto insieme al mio gruppo scout a Morlupo.
Per arrivarci abbiamo dovuto prendere un autobus e un treno, dopodiché, arrivati sul luogo, abbiamo montato le tende. La sera abbiamo cenato intorno al fuoco dove in seguito abbiamo svolto varie attività nelle quali la mia squadriglia è uscita vincente. Alla fine delle attività cioè a sera tardi siamo andati a dormire, ma io ho avuto varie difficoltà ad addormentarmi.
La mattina seguente dopo il risveglio muscolare abbiamo fatto colazione e in seguito, prima di riprendere le attività, abbiamo smontato le tende. Prima di pranzo abbiamo celebrato la santa Messa, poi, dopo mangiato, ci siamo incamminati per andarcene ma il ritorno è stato parecchio faticoso dato che oltre allo zaino stracolmo ho dovuto portare anche la borsa contenente la tenda che è pesantissima e a ripensarci ho ancora il mal di schiena.
Tik 95

lunedì 10 dicembre 2007

Commento

La professoressa Palmisano è un’appassionata di computer e ha creato un blog in cui pubblica tutti i nostri compiti che facciamo a scuola e a casa. Tutti i suoi alunni possono scrivere dei commenti su qualsiasi argomento.
La professoressa, infatti, ha dato la password per scrivere sul suo blog a tutta la mia classe e alla vecchia terza, che ora non è più nella nostra scuola, ma è passata alle superiori.
Recentemente è accaduto un fatto spiacevole. In un commento, rilasciato da qualcuno che possedeva la password, sono state scritte delle cose brutte, con parolacce e foto oscene.
Questo blog è un vantaggio per tutti noi, un posto dove potersi scambiare delle opinioni, peccato che qualcuno se ne approfitti per scriverci cose stupide.
Angel or Devil

A te sconosciuto che hai scritto quelle cose sul blog sappi che se fai così non è un bel modo per farti riconoscere da tutti. Un bel modo per prendere amicizia, è la simpatia, una delle armi che uso io, non dico che sono il più simpatico ma mi sono conquistato molte amicizie.
Io l’anno scorso ho fatto una cavolata assurda e solo oggi riesco a capirlo, in quel modo non ho conquistato nessuna amicizia anzi ne ho perse tante ma mi sono rimesso in pista con la mia simpatia non volgare ma umoristica e sappi che continueremo sempre a scrivere!
Ciambelle95

Guardando sul blog della nostra classe,abbiamo osservato che qualcuno si è permesso di scrivere un messaggio contro le professoresse.
Non è un modo per evidenziarsi usare le parole brutte.
Ci sono tantissimi modi per evidenziarsi. Ragiona su quello che hai fatto, ti sembra giusto?
Lazio4ever

Mi rivolgo alla persona che ha scritto sul blog della 2E tutte quelle cose non vere e gli voglio dire che noi al contrario rispettiamo le insegnanti e le stimiamo .
L’ azione che hai fatto la trovo molto stupida e priva di senso , non credere che con questa bravata sei riuscito a catturare l’attenzione di qualcuno, perché non è così .
Le persone che agiscono in questo modo sono infantili e incapaci di affrontare un problema perciò hanno bisogno di sfogarsi in questo modo e, così facendo, danneggiano altre persone .
Spero che questo mio commento ti faccia riflettere .
Minù 95

Daniele

Erano molte le squadre di pallone formate da ragazzi di più o meno dodici anni che si allenavano due volte la settimana, ma Mario (il loro allenatore) diceva che la migliore di tutte era quella che si allenava il venerdì e il lunedì.
Era formata da dodici ragazzi perfetti, era solo uno che faceva esasperare l’allenatore: Daniele; sempre distratto e isolato da tutti quando gli passavano la palla non la prendeva mai ed era sempre la causa delle continue perdite contro le altre squadre.
Mario gli ripeteva sempre la stesse cose, sempre le stesse regole e Daniele era lì accanto a lui che annuiva, mentre i suoi capelli biondi si agitavano al vento…
Ma poi un giorno Mario non ce la fece proprio più, lo prese da parte e gli disse:
- Daniele, tu lo sai bene, se continui così sono costretto a buttarti fuori dalla squadra e i tuoi compagni saranno anche più contenti: c’è un bambino di nome Luca che è molto forte, e sta aspettando che qualcuno di questo corso venga buttato fuori per prendere il suo posto…
Quando l’allenatore chiuse la porta dello spogliatoio, una lacrima rigò il suo volto bianco.
Il lunedì successivo Daniele giocò veramente bene, persino Tommaso gli fece i complimenti e questo lo tirò su di morale perché Tommaso di solito non faceva i complimenti a nessuno: era troppo orgoglioso di sé.
Così ogni allenamento andava meglio e all’inizio Daniele si dimostrò molto contento, ma mano mano che le settimane passavano, il solito muso ricopriva il suo viso: aveva capito che i suoi amici non volevano bene a lui, ma al giocatore numero dieci della loro squadra di calcio. Così non riuscì più a dire loro una parola.
Mario, capita la causa di questo silenzio, un giorno che Daniele mancava agli allenamenti decise di fare un discorso alla sua squadra:
- Sentite ragazzi, per due anni siamo stati uno schifo per colpa di Daniele, adesso andiamo alla grande per merito suo, però io non voglio che giochi bene solo perché ho minacciato di buttarlo fuori dalla squadra: quel ragazzo ha bisogno del vostro appoggio, in questo modo, secondo me, gli tornerà il sorriso. Tutti i ragazzi hanno bisogno di attirare l’attenzione su di loro, in un modo o nell’altro, ma alcuni non hanno mezzi per fare questo, quindi lo fanno attraverso cose stupide. Io non voglio che lui faccia qualcosa che non dovrebbe solo per guadagnarsi la vostra approvazione, penso che se gliela date e basta sia meglio per tutti. È un ragazzo simpatico, solo che è molto timido e non riesce a tirare fuori il meglio di sé, allora tirateglielo fuori voi. -
La lezione successiva Daniele non disse una parola, allora Andrea gli disse:
- Appena fatta la doccia se ti va vieni a fare merenda a casa mia?-
Sul suo volto apparve un sorriso che non aveva mai fatto, non era mai stato invitato a casa di qualcuno, era la prima volta, e qualcosa gli fece capire che non era l’ultima…
Da quel giorno tutti i suoi compagni diventarono una squadra unita, forte e felice.
Poi tutti crebbero, e diventarono tutti famosi calciatori, che vennero ingaggiati dalle squadre più importanti.
Ora si che Daniele attirava l’attenzione…e pure troppa.
Isola95

Il mio week end preferito

Questo fine settimana, sono andato dai miei nonni, in un paese chiamato “Bellegra”, in provincia di Frosinone.
Appena arrivati, i nonni ci hanno dato il benvenuto e ci siamo sistemati nelle nostre stanze. Poi, dopo aver mangiato un pranzo da re, davanti al camino acceso, ho fatto tutti i compiti, con mio fratello che cercava di suonare (anche se non c’è riuscito) la chitarra e mia madre che faceva una mega torta per il compleanno di papà.
Nel pomeriggio siamo andati alla messa per la solennità Immacolata Concezione. La messa, in questo paese, si fa in due chiese: una che sta al centro del paese e una nel convento francescano appena fuori il paese. Noi andiamo sempre dai frati, che sono ormai nostri amici, e li aiutiamo con le letture e la questua; io spesso faccio il chierichetto e aiuto il celebrante. Dopo la messa siamo andati a visitare il presepe ed il mercatino di beneficenza, dove si vendono delle piccole cose fatte a mano (come facciamo noi) e dei libri religiosi.
La domenica mattina mi sono svegliato quasi per primo e, dopo aver acceso il fuoco, ho fatto una abbondante colazione seguita dai compiti per martedì. Dopo mi sono messo a cuocere sul fuoco le salsicce e, dopo pranzo, mi sono riposato un po’; infine, sono riandato a messa dai frati e, dopo cena, sono rientrato a Roma.
Questo è uno dei week-end che preferisco anche se mi sarebbe piaciuto rimanere a casa dai nonni ancora due giorni.

Barbarossa

Campionato

Roma-Cagliari=2-0 5/12/07

Mercoledì sera la Roma ha giocato contro il Cagliari.
La partita doveva essere giocata due settimane fà,ma era stata rinviata,a causa del triste episodio che aveva portato alla morte di Gabriele Sandri (un tifoso della Lazio). Dopo un avvio difficoltoso
la Roma ,riorganizzando le idee, mette a segno una doppietta con Rodrigo Taddei. Due a zero il parziale del primo tempo. Nel secondo tempo la Roma si limita a tenere il controllo della partita. Due a zero:questo è il risultato finale della partita. L’inter sarà anche un rullo compressore ma la Roma tiene il passo a -5 dalla capolista. Un campionato che sembra tutt’altro che scontato rispetto a quello dello scorso anno, dove la squadra nerazzurra,ha dominato sin dalla prima giornata.
duff 95

L INTER AUMENTA IL VANTAGGIO!


Aaah, che giornata bellissima, abbiamo vinto 4 a 0! E’ stata davvero una partita emozionante, ma all’inizio un po’ paurosa, dato che per quasi tutto il primo tempo non è successo quasi niente, e anzi il Torino è stato pericoloso un paio di volte, sino a quando ecco Ibra in area, tenta di tirare ma – uuuh - fallo! E’ rigore! Ibra, oddio, non fare il cucchiaio, ti prego! No, tiro, gool!!! Uno a zero!

Finisce il primo tempo, e al ritorno in campo l’Inter si scatena: al 5° traversone in area, Ibra liscia ma Cruz c’è! Ed è gol, due a zero! Passano solo due minuti ed ecco Jimenez, avanza e tira all’incrocio dei pali ed è di nuovo gool! Tre a zero! Mi alzo, finalmente non sto più incollato allo schermo, la partita oramai è in tasca; ma ecco, calcio d’angolo, testa di Cordoba e sono quattro! E tutti a casa! E il vantaggio aumenta, la Roma, che non va oltre il pareggio a Livorno, è oramai a cinque punti! Fossero tutte così le domeniche!

Ibra95

( Sono d’accordo: fossero tutte così le domeniche!!!. Prof. Tess)

Le frasi più belle nelle firme

Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. E non sono affatto sicuro del primo. Albert Einstein

La religione senza la scienza è cieca... La scienza senza la religione è zoppa.
Albert Einstein

Quella che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo lo chiama farfalla.
L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero.

Se i partiti non rappresentano più gli elettori, cambiamoli questi benedetti elettori.

Se sei triste, sorridi. La morte è peggio.Se sei giù, sorridi. La morte è peggio.Se sei morto, sorridi. Il peggio è passato.
The Phoenix

L’ albero di Natale

Sabato 8 Dicembre ho preparato insieme alla mia famiglia l’albero di Natale e il presepe.
Dopo aver preso dal soppalco lo scatolone contente tutti i pezzi necessari, per prima cosa, abbiamo montato il presepe sul carrello del soggiorno.
Subito dopo, con molta pazienza, abbiamo sistemato le palline colorate e le lucette sull’albero rendendolo molto colorato e allegro. Inoltre abbiamo sistemato vari addobbi natalizi in tutte le stanze della casa.
Infine, molto soddisfatti del lavoro, abbiamo pranzato accanto al nostro albero illuminato e al nostro piccolo ma grazioso presepe.
Homer_95

Oggi è un giorno bellissimo: è il giorno dell’Immacolata!
Oggi ho fatto l’albero di Natale e il presepio con mia sorella e mio padre. E’ stato bellissimo, innanzi tutto io e mio padre siamo scesi in cantina per prendere gli scatoloni con l’albero e il presepio (mia sorella non è venuta perché ha “paura” dei topi), e siamo risaliti e, dopo esserci lavati le mani, abbiamo cominciato.
Per prima cosa io e mia sorella abbiamo appeso le palle colorate sull’albero e fra queste abbiamo trovato tante decorazioni che avevamo fatto noi quando eravamo più piccoli e andavamo all’asilo. Poi mio padre ci ha aiutato a mettere le luci sull’albero perché nella parte alta io e mia sorella non ci arriviamo.
Infine con mio padre abbiamo fatto il presepe sul mobile di fronte all’albero: è composto da una montagnola di carta marrone attaccata con il biadesivo al mobile, che sovrasta delle statuine di vario genere (panettiera, pastore, capre..) che accerchiano la grotta dove vi sono Maria, Giuseppe, l’asino e il bue, mentre il bambinello lo metteremo a Natale o prima di partire per le vacanze.
Dopo aver finito abbiamo sistemato le scatole in un angolo e domani le andremo a sistemare giù in cantina.
Krikke Krokke

Oggi 8 dicembre, ho fatto l’ albero di Natale. Mio padre con la scala è salito nel soppalco e ha preso lo scatolone con dentro l’ albero e poi le scatole contenenti le decorazioni come: palline, stelline e festoni di colori argento, oro, rosso e blu.
Dopo aver portato giù tutte queste cose, le abbiamo messe in salotto, abbiamo aperto l’ albero, poi l’ ho spostato verso il centro della stanza per posizionare meglio le palline; io ho aggiustato con un pezzetto di filo le palline che avevano perso il gancio per appenderle.
Alla fine ho appoggiato intorno all’ albero tutti i festoni di vari colori e poi la punta (per far sembrare l’ albero più alto)
Finito tutto, ho preso alcune palline e alcune campanelle e con un glitter mi sono divertita a decorarle per renderle più colorate.
вℓα¢к_95

Sabato 8 dicembre il giorno dell’ Immacolata come si usa si addobba l’albero di natale. Io e la mia famiglia lo abbiamo fatto, è stata dura infatti ci abbiamo messo mezza giornata ma alla fine i nostri sforzi sono stati ripagati ed è uscito fuori un bellissimo albero di Natale. In più però ci siamo divertiti molto a fare il presepe con tutte le sue decorazioni. Questo giorno mi piace molto e spero che sia sempre così.
Marco995

Un pomeriggio tra i ghiacci


Venerdì pomeriggio sono andata con alcune mie amiche delle elementari e mia madre ad assistere allo spettacolo di “High School Musical” sul ghiaccio che si teneva al Palazzetto dello Sport all’EUR; il tutto faceva parte del “pacchetto” regali per il mio compleanno.
Ero un po’ emozionata perché non avevo mai assistito ad uno spettacolo sul ghiaccio ed anche un po’ curiosa di vedere se la versione sul ghiaccio era carina come i film.
All’interno del Palazzetto, già prima che lo spettacolo iniziasse, c’era un’aria di euforia generale che cresceva sempre di più; quando poi sono entrati gli artisti si è sentito un boato che mi ha fatto quasi paura:guardavo il soffitto temendo che mi crollasse addosso da un momento all’altro. Poi mi sono lasciata prendere dalla storia, dalle musiche e dalle piroette e il tempo mi è volato via.
BB

L' Autunno

Era una fredda mattina di settembre.
Il cielo grigio e cupo metteva malinconia. Ormai gli alberi spogli dalle loro foglie assomigliavano a un gelato con cono ma senza gusti. Tra i rami si vedevano le abitudini dei merli, dei piccioni e anche di alcuni passerotti. Dalla mia finestra si vedevano persone con sciarpa, cappello e guanti, molti anche colorati. Uno in particolare mi attirava molto: una signora con l’ impermeabile, il cappello, i guanti, la sciarpa e la borsa, tutto di colore giallo. Come un sole o un canarino (Titti) nel paesaggio marrone. Bellissimo!!!!
Kikka

Il teatro, che passione!


Venerdì sono andato a vedere con la mia classe la rappresentazione teatrale “Rugantino”.
È stato realizzato completamente ballando e a me sarebbe piaciuto di più se l’avessero rappresentato dialogando fra loro.
La storia l’ho capita perché ce l’ha letta in classe la professoressa ma se non ce l’avesse letta avrei capito poco, comunque gli attori hanno ballato bene e hanno eseguito bellissime coreografie.
Lo spettacolo mi è piaciuto solo che alla fine è stato molto triste perché Rugantino è stato ucciso, comunque è stata una bella esperienza.

Leo


Venerdì 7 dicembre siamo andati, insieme alla III A, accompagnati dalle professoresse Celotto e Musto, a teatro a vedere lo spettacolo “Rugantino”.
La storia non mi è piaciuta molto, perché è triste e finisce che Rugantino, il protagonista, muore.
Gli attori invece sono stati molto bravi, hanno cantato e ballato e non mi sono mai annoiata.
E’ stata un’esperienza veramente bella che spero di ripetere altre volte con i miei compagni e le insegnanti.
Isa95

A teatro
Caro diario,
venerdì scorso io e la mia classe, assieme ad altre classi della scuola, siamo andati al Teatro Greco ad assistere allo spettacolo intitolato “Rugantino”, ambientato nella Roma Ottocentesca.
Per me e per la mia classe è stata la prima uscita dell’anno e sinceramente non vedevamo l’ora!
Abbiamo preso l’autobus all’andata e al ritorno. Inizialmente nell’autobus c’era un po’ di confusione, per fortuna però che il tragitto era breve!
Appena arrivati davanti al teatro abbiamo gustato le nostre merende (all’aperto) e, come sempre, c’era qualcuno che scambiava qualche pezzo della sua merenda con quella di qualche altro compagno (anche io).
Il teatro non era né molto grande né piccolo, le poltrone erano disposte dall’alto verso il basso; io assieme ai miei compagni mi trovavo in alto e da lì potevamo assistere molto bene allo spettacolo.
Però c’era un problema! Non era uno spettacolo teatrale, ma uno spettacolo ballato. È stato molto bello lo stesso!
Non vi era un pannello teatrale, ma sulla parete veniva proiettata un’immagine di Roma. In più come scenografia vi era un balconcino in legno che si trovava su uno dei due lati del palco.
I ballerini sono stati tutti molto bravi, soprattutto colui che ha interpretato Rugantino: è stato molto agile e ha eseguito molte acrobazie. Gli abiti rendevano l’idea dell’ambiente e del luogo in cui veniva ambientata la storia: nella Roma del 1800.
Durante lo spettacolo venivano cantate in playback moltissime canzoni; la canzone che mi ha suscitato più emozioni è stata quella intitolata “Roma nun fa la stupida stasera”, era molto romantica.
Lo spettacolo è stato molto bello, peccato che alla fine è stato un po’ triste, a causa della condanna a morte di Rugantino.
È stata una bella giornata e mi piacerebbe assistere a qualche altro spettacolo teatrale.
A presto caro diario.
E rmia95

Rugantino :

Venerdì siamo andati al teatro a vedere “ Rugantino “ ambientato nella Roma dell’ Ottocento. Mi è piaciuto, anche se io credevo che gli attori avrebbero recitato, invece gli attori hanno solo ballato e mimato, però, i balli erano accompagnati da musiche e canzoni in dialetto Romano ad esempio : “Roma perché fai la stupida stasera “che rendevano bene l ‘ idea della parte che dovevano recitare gli attori.
“ Ila 95 “

martedì 27 novembre 2007


Esasperante

Dormiglione

Orgoglioso

Acido

Rapido

Disordinato

Ostinato



Ibra95

Insolente

Barboso

Rognoso

Ambecille!


Ibra95
UNA STORIA BREVE



Quella sera dopo che avevamo mangiato, il nostro gatto Romeo scese dalla sua lettiera, sulla quale si era a lungo riposato, e venne sotto il tavolo a fare le fusa strusciandosi sulle mie gambe. Io, sorpreso da Romeo, inavvertitamente urtai la saliera facendo cadere per terra parecchio sale; tra me pensai “Speriamo che non porti sfortuna!”.
In effetti la sfortuna non colpì me bensì il gatto, che il giorno dopo venne investito dall’autista del pulmino della scuola, rimediando qualche frattura.
Povero Romeo! Be’, però le fusa le ha volute fare lui!


Ibra95

domenica 25 novembre 2007

BEATRICE


Ballerina

Ed

Amica di

Tutte le

Ragazze

Incontrate in

Classe 2^

E


Bibi:-)

Basta minestra!


La famiglia Russo era formata da cinque persone: il signore e la signora Russo, la primogenita Bianca, la secondogenita Azzurra e la terzogenita Rosa che, poichè aveva solo quattro anni, era chiamata da tutti Rosina.
Questa famiglia era, oltre che felice, anche molto povera e tutte le sere mangiava la minestra in una zuppiera sbreccata.
Una sera la signora Russo era molto arrabbiata perché Rosina e Azzurra stavano litigando: volevano entrambe stare sedute vicino alla finestra per ammirare, durante la cena, la magnifica serata. Accidentalmente la mamma fece sbattere la zuppiera contro l’ angolo del tavolo e questa si spezzò in due parti uguali.
Tra la signora e il signor Russo scoppiò il panico; dove avrebbero mangiato ora la minestra? Dato che l’acquisto di una nuova zuppiera era fuori di portata per le loro magre finanze, i coniugi decisero che da quella sera in poi avrebbero mangiato sempre e solo pastasciutta!!

Bibi:-)

Elisa

E legante

L unatica

I ntelligente

S impatica

A ttiva

Isa_95

L' incubo

Era una calda sera d' agosto quando dal frigo di casa Patterson ci fu un evasione. Benny la pera era il prigioniero. Benny era una pera con la buccia marrone un vero duro!!! Si trovava li da ormai una settimana. Aveva conosciuto molta gente tra cui Formaggino, Prosciuttella, e prfino la famiglia Uva con Uvetta e Uvettino. si erano conosciuti tutti lì. Benny era triste poichè tutti, dopo massimo una settimana, se ne andavano tranne lui.
Ogni volta che aprivano il frigo a Benny veniva un flashback. I momenti passati con la sua famiglia nel verde e poi la mano dell' uomo che lo raccoglie e lo porta via. Era il suo incubo!! Quella sera decise di evadere e di ritornare dai suoi parenti. Appena il frigo si aprì, con un veloce movimento uscì e si diresse verso la porta. Una mano però lo afferrò e lo morse. puf!!
Si risvegliò nel frigo. Era solo un incubo.

...кιккα...

sabato 24 novembre 2007

La Fiera

C'era una volta una bambina che si chiamava Martina. Una sera Martina decise di andare a una fiera che si sarebbe svolta il mattino seguente in una cittadina lì vicino. Decise di partire subito, perché, andando a piedi, ci avrebbe messo tutta la notte. Prese uno zaino e ci mise dentro tutto ciò che, secondo lei, le sarebbe servito durante il viaggio: una pera, una saliera, una teiera e una zuccheriera. Si mise lo zaino in spalla e cominciò a incamminarsi.
La mattina dopo arrivò nel paesino e si godé la fiera.
iSoLa95

giovedì 22 novembre 2007

La pera cotta

Una fredda sera di dicembre, una pera nel frigorifero di un ristorante di un famoso albergo stava morendo di freddo, allora decise di uscire dal frigo e andare verso il camino per trovare un po' di calore. Ma il camino, con tutta quella legna e tutto quel fuoco, le fece paura, e mentre immaginava che un pezzo di legno infuocato le potesse cadere addosso si spostò all' indietro spaventata e si sdraiò cadendo in un sonno profondo.
Ma purtroppo non si svegliò più perchè il calore del fuoco la fece surriscaldare....e così da pera infreddolita si trsformò in pera cotta.



вℓα¢к_95

mercoledì 21 novembre 2007

Isabella

Io

Sono

Allegra

Benevole

E

Lenta

Lunatica e

Amichevole

Per Raffaele

Ciao,
scusa se non ti ho risposto subito ma è da un po' che non leggevo il blog.
Sono contenta che la scuola vada bene, continua così e anche meglio, se è possibile.
Salutami i tuoi genitori e quando puoi vieni a trovarci o dacci tue notizie attraverso il blog.
Ti voglio bene
prof. Tess

martedì 20 novembre 2007

Elisa

Elegante

lunatica

intelligente

simpatica

allegra

вℓα¢к_95

FIABE








Fate
Intriganti
Affascinanti
Buffe
Effervescenti


Far
Incontrare
Amori
Buoni
Eternamente


Fantasticare
Imbrogliare maghi
Affascinare principesse
Baciare principi
Entrare in palazzi

Bibi:-)

lunedì 19 novembre 2007

Sasukiare tra chitarre e ratti


Erano le due del pomeriggio e Martina era appena tornata da scuola. “ Mamma cambi canale, mi devo Sasukiare al massimo! A proposito fammi vedere che bolle in pentola ! ” La mamma alzò il coperchio e Martina si avvicinò alla pentola e annusò deliziata gli spaghetti alla chitarra. La mamma le si avvicinò e le disse “ Facciamo così, mentre tu ti Sasuki ti chitarri anche perché se no rimani a pancia vuota come ieri. ” “ Ok mamma. ” Ma mentre iniziava la sigla del programma, Martina urlò, aveva scorso un ratto, nell’angolo della cucina, “Aiuto mamma qui bisogna pulirattare”. Non ti preoccupare ho già in mente un’ idea”. Il giorno dopo mamma portò una gattonata che fece fuori il ratto in pochi secondi mentre mi Sasukiavo con le chitarre in bocca.

The Phoenix

Agnese


Amica

Generosa

Nonostante

E'

Sempre

Esuberante

The Phoenix

domenica 18 novembre 2007

Raffaele Santangelo

Buongiorno prof. Sono Raffaele si ricorda di me? Spero di si. Come va? A me tutto bene, la scuola è iniziata alla grande con tutti 6 e 7. L'unico brutto voto che ho preso è in grammatica. Spero di riuscire a venire a trovare Lei e le altre professoresse. Se non sarà possibbile, me le saluti Lei. La saluto
Il suo ex alunno Raffaele

P.S Mi saluti i compagni di classe e se le serve qualcosa o l'aiuto di mio padre siamo sempre a sua disposizione

sabato 17 novembre 2007

Dolce
Intelligente
Affettuosa
Naturale
Ambiziosa

DeeDee

Laura

Lumacona

amichevole

un

rumorosa

adorabile


...кιккα...



Lento

E

Ordinato,

Non molto

Alto

Ricco

Di

Orgoglio




Leo <95>

venerdì 16 novembre 2007

Ermia


Elegante
raffinata
ma allo stesso tempo
intelligente ragazza
ateniese
Ermia_95


giovedì 15 novembre 2007

Francesca

Fantasticate su una
rompiscatole
a volte
nuotatrice professionista
che si
entusiasma
su tutto
ciò che
ammira


Ermia_95


domenica 11 novembre 2007

SCRIVO UNA BREVE STORIA

"Ieri sono andato al cinema a vedere "Ratatouille" con i miei genitori e mia nonna!"
"Ah, che bello!"
"Insomma, appena nonna ha visto il topo ha iniziato a gridare e a dire che voleva chiamare la topitizzazione!"
"Dai, non sarà stato poi così tremendo!"
"Be', a casa ha armadiato tutte le mie cose!"
"Dai, ha una certa età!"
"Si, però non c'era bisogno di diariare il gatto!"
"Ti dico solo che è piccolo e grigio!"

Ibra 95

venerdì 9 novembre 2007

NUOVO AMICO

L'altro giorno in classe al cambio dell'ora stavamo chiassando come non mai finché ad un certo punto dalla porta entrò un ragazzo accompagnato dalla nostra professoressa di inglese.
Questo ragazzo sembrava di origine slava, era vestito estivo anche se qua ci trovavamo nel periodo invernale precisamente a Febbraio.
La professoressa lo ha fatto sedere vicino a me ed io ho subito cercato di amiciare con lui, quando ad un certo punto un nostro compagno un po' sbadato di nome Pietro ha dato una botta con il gomito al suo astucciocosì tutte le penne sono caduteper terra.
Paietro però si subito chinato per aiutarlo subito a riappostare tutto.
Da quel giorno sono diventati inseparabili.
_MaRcO_995_

martedì 6 novembre 2007

Povero topolino...

GIGI: "Ciao Matteo, come stai?"
MATTEO: "Ciao Gigi, sto bene. Hai visto ieri Lucia come era impaurita, appena ha visto un topolino si è subito messa a urleggiare."
GIGI: "Hai ragione, povero topolino l' ha preso a matitate, astucciate e, come se non bastasse, ha giurato di scartarattare tutti i topi della città!"


Isa_95

La pizza

Una volta sono andata in pizzeria e ho mangiato una pizza con i miei genitori. Io ho biciclettato e loro hanno macchinato.
La pizzeria si chiamava La montagna, era molto bella.
Dopo sono andata a casa e ho compitato e ho matitato tanto.
Deedee

Invasione di topi

Il signor Rossi viveva in campagna ed era un tipo molto distratto. Un fine settimana decise di biciclettare ma lasciò la porta del retro socchiusa. Quando tornò aveva la casa piena di topi. Chiamò subito un puliratti che arrivò e pulirattò la casa. Appena uscito il puliratti pensò:-Ogni fine settimana sempre la stessa storia! Dovrebbe proprio comprarsi un gatto!
Bibi

domenica 28 ottobre 2007

FRASI MATTE!

10 FRASI MATTE



1. Voglio un etto di cane.
2. Mangia la finestra!
3. Mi dia un chilo di male.
4. Le mie scarpe hanno il sacco consumato.
5. Questo naso di fiori è molto bello.
6. E' freddo, indossa la maglia di rana.
7. La tua panna non scrive.
8. Mi sono fatto una roccia calda.
9. Sono un campione di borsa campestre.
10. Non sbattere la torta di camera tua.


Ibra95

Frasi Matte

Ho regalato a mia zia una bellissima maglia di rana.
San Francesco è un manto molto famoso.
La caratteristica delle poesie è che fanno prima.

Totti dice sempre “Mi è semblato di vedele un gatto”.

The Phoenix

mercoledì 24 ottobre 2007

ARTE




OGNUNO DI NOI NASCE ARTISTA...

Ermia_95

Frasi matte!!

1 Al compleanno di Gino , Marta ha litigato con Luigi e gli ha tirato una porta in faccia .

2 Luca si è punto con la punta di un mago .

3 Ho uno splendido maglione fatto di rana soffice .

4 Ieri al negozio ho comprato un pane molto affettuoso .

FRASI MATTE!!!




Tracciate un angolo rotto.
Sul rame dell’albero ci sono tantissimi uccellini.
Nella pizza della città c’è una bellissima fontana.
Il farro sulla spiaggia emana tanta luce.
Prendi la panna e scrivi.
Nel naso che si trova sul tavolo ci sono tantissimi fiori.
La mia squadra è il Milano.
Il canto che indossava il re era molto elegante.




Ermia_95

martedì 23 ottobre 2007

FRASI MATTE

1)Ho deciso mi butterò dalla minestra.
2)Chi vuole un pezzo di torta con la penna.
3)Non sono sicuro chen questo angolo rotto che ho disegnato vada bene.
4)Paolo mi passeresti quel pezzo di cane.
5)Guarda quel bel naso ti piace.
_MaRcO_995_

Frasi matte!

1. In questa finestra mancano le patate

2.Si è scaricata la panna

3.Vai a farti la roccia!

4.In questa poesia c'è una sola rema

5.Ogni squadra ha il suo matto

6.Ieri mio fratello si è tagliato i cappelli


ℓ*є*σ*<95>

lunedì 22 ottobre 2007

FRASI MATTE

1) Ieri ho portato a passeggio il mio pane
2) Ho il raffreddore e mi soffio il vaso
3) Oggi ho mangiato una bella finestra


Isa_ 95
1.Esci dal bagno che mi devo levare

2.Andiamo a giocare a pollo

3.Cancella la lasagna

4.Portiamo a spasso il pane

5.Aspetta!!mi devo lavare i lenti

cianbelle_95

Frasi matte


Mi hanno regalato tre cuccioli di matti persiani.

A Claudia hanno rubato la corsa firmata.

Paolo ha visitato uno dei due Peli.

Mio fratello ha sbattuto contro la torta del bagno.

Arianna si è fatta il piercing al vaso.

вℓα¢к_95




Frasi matte

Tutti i giorni mi pettino i cappelli;
L’altra notte ho visto una stalla cadente passare nel cielo e ho espresso un desiderio;
-Che caldo! Apri la minestra così entra aria.

Krikke Krokke

Frasi matte

Tutti i giorni mi pettino i cappelli.
L'altra notte ho visto una stalla cadente passare in cielo e ho espresso un desiderio.
-Che caldo! Apri la minestra così entra aria.

Krikke krokke

FRASI MATTE



Ieri ho comprato un maglione fatto di rana.


Dopo numerose ore di viaggio, finalmente il capitano della nave vide in lontananza la luce del farro.


Tante rotte che passano per un punto formano un fascio di rotte.


Sono tutto sporco; ho proprio bisogno di una roccia!

Isola_95

Frasi matte

1-Tutti i giorni mi pettino i cappelli.

2-Che caldo!Apri la finestra così entra un po' d'aria.

3-L'altra notte ho visto una stalla cadante passare nel cielo e ho espresso un desiderio.

Giordano Carassiti

Frasi matte




Mi fa male il lente

Ho mangiato di mano

Deedee

sabato 20 ottobre 2007

Salve prof come va?
A me tutto bene.Ho da darle una bella notizia...Sono stata interrogata in latino e ho avuto come valutazione otto! Sono molto contenta...questo anche grazie a lei che l'anno scorso ci ha insegnato questa materia...Mi faceva piacere dirle questo.Spero che vada tutto bene.. Le voglio bene!
Un bacio Giuliotta...

mercoledì 3 ottobre 2007

Salve prof!!!
è da un pò che non scrivo sul blog ma purtroppo sono stata impegnata con i compiti!
Devo dire che la scuola nuova mi piace molto e ho avuto una buona impressione delle nostre insegnanti sono molto preparate anche se mi mancate...mi devo ancora abituare, ho molta nostalgia del mitico secondo piano...Spero che quest'anno andrà tutto bene anche perchè la nuova seconda E è una classe molto simpatica e si divertirà molto anche con loro sono sicura di questo!Mi domando quale spettacolo ha preparato per quest'anno!!Mi manca il laboratorio teatrale....Ora vado le faccio un grandissimo in bocca al lupo un enorme bacio
Giuliotta

martedì 2 ottobre 2007

LA SIGNORA VILMA

La signora Vilma lavora come bidella nella mia scuola da molto tempo ma io la conosco soltanto da quando ho iniziato la prima media. Lei ha gli occhi scuri e grandi che esprimono simpatia, le sue sopracciglia sono abbastanza folte, il suo naso è molto grande ed anche la sua bocca è più grande del normale. In testa ha una folta chioma di capelli non molto lunghi ma ricci e con le meches. La sua carnagione è chiara come la mia, mentre la sua pelle è un po' rugosa.
La signora Vilma è abbastanza robusta ma riesce comunque a fare il suo lavoro ottimamente, anche quando noi le lasciamo la classe simile ad un porcile. In genere si veste con una maglietta a maniche corte nera, un paio di calze color pelle con sopra una gonna larga e nera, le sue scarpe infine sono basse perchè lavorare con le scarpe con i tacchi le darebbe fastidio. La signora Vilma ci rimprovera spesso ma è comunque molto simpatica anche perchè senza di lei la scuola sarebbe un disastro.
_MaRcO_995

Il signor Giovanni

Il signor Giovanni risiede quasi sempre in segreteria e apre le porte della scuola al mattino. E’ un signore gentile e cordiale; la prima volta che l’ho visto é stato quando Marco, in prima media, aveva timore di entrare in classe e lui, da quell’uomo gentile che é, lo accompagnava in classe rassicurandolo. Mi é sempre stato simpatico anche per il suo abbigliamento: gilet con molte tasche, jeans e scarpe non troppo eleganti ma comode. Il suo viso é rilassato e serio al tempo stesso e la sua corporatura non troppo magra né troppo grassa all’inizio mi hanno fatto pensare, che fosse il guardiano della scuola. Ora so che non é così. Non ha la chioma folta né il viso ricorda quello di qualche attore ma non per questo lo tratto con poco rispetto. Quando andrò al liceo, mi ricorderò sempre della sua gentilezza e la sua simpatia che mi hanno aiutata ad integrarmi nella scuola media.
The Phoenix

giovedì 20 settembre 2007

Un' inondazione

Un giorno come altri la città si svegliò felice senza sapere quello che stava per accadere.
Anche Paolo si svegliò normalmente, alle sette per andare a scuola.
-Ciao mamma!-disse Paolo.
-Ciao Paolo, stai attento!-lo raccomandò la madre mentre usciva.
La mattina passò tra le mille cose da fare e, arrivati all’ora di pranzo, Paolo salutò i suoi compagni di classe e tornò a casa ma, nel ritorno, si accorse che qualcosa stava per accadere: il cielo si stava oscurando all’improvviso e si sentiva una leggera scossa per terra. Così Paolo, spaventato, corsa a casa dalla mamma e per sua fortuna riuscì ad entrare in casa prima che arrivasse lei: l’inondazione!
Arrivò travolgendo tutto ciò che incontrava e, Paolo, anche se spaventato, riuscì a mantenere la calma. Per fortuna quel momento di terrore fu breve e subito cominciarono i lavori di ristrutturazione nella città e Paolo tornò subito alla sua vita normale.


Krikke Krokke

martedì 18 settembre 2007

DA QUANTO TEMPO !


E' da tanto che non scrivo sul blog. E da allora sono successe delle cose, per esempio che ho incominciato la scuola, liceo sociopsicopedagogico. E' bellissimo i professori delle medie mi avevano consigliato prorpio bene !!! La materia che mi piace di più è psicologia, interessantissima...( e se lo dico io ci dovete credere ihihih !! ) La cosa diciamo negativa è che in classe siamo 23 ragazze e nessun ragazzo. Per lo meno due o tre ce ne potevano essere !!!!

Comunque sono molto contenta di essere arrivata al liceo, ma allo stesso tempo mi mancano le medie ( anche se sto nella stessa scuola nn possiamo scendere all'altro piano e quindi nn posso vedere nessuno !!!! però per adesso mi trovo bene poi il resto si vedrà !

un bacio a tt


P.S. Prof. Palmisano come va con la 2e è diventata scatenata come eravamo noi ?????)


Giulietta

lunedì 17 settembre 2007

La 500 del nonno

Era una bella e soleggiata giornata di dicembre, il ragazzo era appena riuscito a convincere il nonno a prestargli la sua vecchia 500, pensando di fare bella figura con la sua ragazza e portarla al mare.
Durante il tragitto d’andata trovarono molto traffico e ci misero molto per arrivare, in più il sole batteva forte e dentro la macchina sembrava di stare in un forno.
La ragazza cominciò a lamentarsi: “Il trucco mi sta colando dagli occhi e ho tutti i vestiti bagnati di sudore! Non riesco a respirare per il caldo! Tutto perché la macchina non ha l’aria condizionata!” Lui fece finta di nulla.
Arrivati a ristorante ordinarono una spigola con patate al forno.
Terminato il pranzo ripresero la macchina e fecero un giro per la cittadina di mare.
Al ritorno verso Roma, al caldo e al traffico si aggiunse la rottura del motore. Il ragazzo provò ad aggiustarlo ma senza risultati, inoltre era disperato perché aveva paura della reazione del nonno e, come se non bastasse, la ragazza iniziò ad urlargli: “Vedi, dovevamo uscire con la Mercedes ma tu hai voluto uscire con questo vecchio rottame!” Lui fece finta di non sentire per la seconda volta. Alla fine sconsolato chiamò il carro attrezzi; nel l’ attesa si sedettero sull’ auto e non si rivolsero più la parola. Purtroppo anche il carro attrezzi tardò ad arrivare perchè impegnato con un'altra macchina.
L’ attesa durò quasi due ore; per fortuna la macchina aveva solo un piccolo guasto e fu aggiustata velocemente, ma alla fine della giornata la loro storia d’ amore era finita.


black 95

venerdì 14 settembre 2007

UN CANE SMARRITO


Un bel giorno, mentre ero da mia nonna in montagna ho conosciuto un ragazzo molto simpatico di nome Filippo...ero molto entusiasta di averlo incontrato perchè lui possedeva un bellissimo e simpaticissimo cane. Lo aveva trovato pochi giorni prima del mio arrivo, si tratta di un San Bernardo (naturalmente cucciolo) giocherellone e si era affezionato a me... Infatti tutti i giorni, quando la mamma di Filippo non poteva accompagnarlo a fare una passeggiata, io e lui ci facevamo gigantesche passeggiate in mezzo alla montagna e devo dire che è stata un' esperienza veramente sensazionale, soprattutto quando, durante la passeggiata, abbiamo visto una famiglia di cinghiali. Prima di allora non mi era mai capitato di vedere dei cinghiali dal vivo ed avevo anche una certa paura di loro perciò ci siamo tenuti a distanza e abbiamo proseguito la passeggiata. Il cane si chiama Luck, questo nome gli è stato assegnato perchè la famiglia di Filippo ritiene che per loro sia stata una vera e propria fortuna aver trovato un cane così dolce e affettuoso. Era un giorno come gli altri ed io e Filippo puntualmente, come tutti i giorni, ci siamo andati a sedere insieme su una panchina con il nostro amato Luck che non smettevamo mai di coccolare, ad un certo punto sentimmo un rumore molto forte arrivare da dietro gli alberi. Io e Filippo andammo a controllare e ci accorgemmo che era solo un trattore, ma quando ci voltammo non vedendo più il piccolo Luck, ci allarmammo e incominciammo a cercarlo per tutto il paese. Dopo lunghe ore di ispezione per il paese nessuno aveva visto il piccolo San Bernardo e così tornammo a casa tristi e sconsolati, soprattutto Filippo perchè cosa avrebbe detto alla famiglia?
Passarono precisamente 13 giorni, io e Filippo, sconsolati dalla scomparsa di Luck, eravamo andati a fare una passeggiata nel bosco quando vedemmo un piccolo cagnolino rannicchiato vicino ad un albero e ci accorgemmo subito che era ilnostro amato Luck.
Era molto affamato e così lo dovemmo portare di corsa a casa per dargli da mangiare. Dopo qualche giorno tornò subito affettuoso e giocherellone come sempre.
E da quel giorno in poi non lo perdemmo più d'occhio per tutto il tempo!
_MaRcO_995

Un gatto davvero speciale!


Un giorno come tutti gli altri, mentre mi trovavo in vacanza dai miei nonni in Abruzzo, giocando a pallone nel parco con il mio amico Francesco, improvvisamente, udii un suono sospetto provenire da non molto lontano.
Continuammo a giocare facendo finta di niente ma quando il rumore si fece sempre più forte, Francesco si avvicinò e vide un gatto bellissimo.
Avrà avuto circa un anno ed emetteva un miagolio molto acuto.
Era tigrato con il pelo molto lungo, orecchie a punta, occhi grandi e verdi.
In un primo momento pensammo che si fosse solamente perso dalla sua cucciolata ma capimmo subito che il gatto doveva essere randagio perché era molto magro e sicuramente affamato: certamente non avrebbe resistito altro tempo senza mangiare. Decidemmo quindi di portarlo subito a casa di Francesco dove sua madre lo accolse con affetto e, senza perder tempo, ordinò a Francesco di andare a comprare da mangiare per il gatto ed io lo accompagnai.
Facemmo il più presto possibile e in pochissimo tempo il cibo del gattino svanì…
Francesco decise di chiamarlo Pallino.
Ogni giorno, invece di andare al parco, stavamo sempre a casa di Francesco per giocare con Pallino, perché, oltre a essere un gatto bellissimo, lui è anche molto buono: a me e a Francesco non ci ha mai morso o graffiato.Trovare Pallino è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata!



Leo<95>

giovedì 13 settembre 2007

UNA DOLOROSA TRASFERTA

Un giorno Mauro decise di andare a vedere la sua squadra del cuore, l’Inter, che giocava in trasferta a Roma. Partì quindi con la sua auto, sulla quale aveva attaccato numerosi adesivi della sua squadra.

Mauro, appena arrivato alla biglietteria dello Stadio Olimpico, scoprì dispiaciuto che erano disponibili solo biglietti di Curva Sud, il settore dei più accaniti tifosi romanisti.

Non avendo alternative, Mauro decise di acquistare ugualmente il biglietto, promettendo a se stesso di tenere per sé il suo tifo per l’Inter, così da evitare possibili risse con i tifosi giallorossi. Inoltre, per prudenza ma con grande dispiacere, riportò in macchina sciarpa e bandiera nerazzurra.

Per Mauro fu molto duro seguire la partita, perché l’Inter stava vincendo due a zero grazie ad una doppietta di Crespo, e lui doveva contenere il suo entusiasmo. Ma quando all’Inter fu assegnata una punizione dal limite dell’area di rigore, punizione che Ibrahimovic trasformò in un gol spettacolare, Mauro non ce la fece più e scoppiò a gridare all’unisono con tutti i tifosi interisti. Come se non bastasse, con un gesto istintivo, abbracciò festoso il suo vicino, ignorando che questi altro non era che Er Grugno, il famosissimo e pericolosissimo capo di tutta la tifoseria romanista. All’improvviso nella Curva Sud calò un silenzio di gelo: gli occhi di tutti i tifosi della Roma erano rivolti verso di lui, e certo non erano sguardi benevoli. Alcuni tifosi interisti, che si trovavano nel vicino settore dei Distinti, capirono la sua situazione e lo incitarono a darsela a gambe. Mauro provò a scappare ma fu subito circondato dai romanisti, che, ad un gesto secco di Er Grugno lo sollevarono e lo tennero per un po’ sospeso nel vuoto. Poi Er Grugno abbassò il braccio e i suoi tirapiedi buttarono Mauro giù per le gradinate. Per lui era calata la notte, e a lungo rimase privo di sensi, tanto che non poté neanche ammirare il 4 a 0 segnato da Materazzi a seguito di un calcio d’angolo.

Mauro si risvegliò la mattina dopo, in un letto dell’Ospedale San Giacomo, confuso e dolorante. Il medico di guardia, guardandolo storto, gli disse:

“Lei è stato molto fortunato, e non solo perché con tutto quel volo si è fratturato soltanto un braccio, ma anche perché ieri al Pronto Soccorso ha trovato un medico laziale…Se fossi stato di servizio io….be’, minimo minimo si sarebbe ritrovato un bell’occhio nero…Comunque piacere, io sono il Dr. Totti….”

Quando Mauro potè uscire dall’ospedale, si recò al parcheggio per recuperare la sua auto, ma non trovò che un catorcio carbonizzato, e così dovette tornarsene in treno: mai una trasferta, seppur vittoriosa, era costata tanto!

Ibra95

LA STORIA DI ISABELLA



Qualche anno fa una giovane biologa marina, appena laureata, decise di lasciare il suo paese perché voleva che il suo sogno di bambina diventasse realtà: lavorare con i delfini.
Lei si chiama Isabella Sousa da Costa e, dopo aver preso questa importante decisione, si lasciò il Portogallo alle spalle arrivando dritta in Italia, a Roma.
Appena arrivata si mise in contatto per frequentare dei corsi per imparare ad addestrare i delfini e dopo alcuni mesi fu chiamata per lavorare allo Zoo Marine di Torvaianica.
Isabella così iniziò a lavorare ed era felicissima tanto che ogni giorno che passava si affezionava sempre di più ai delfini. Aveva imparato tantissimi giochi da poter fare insieme a loro e ogni giorno facevano una dimostrazione di quello che riuscivano a fare. Ma, anche se era così felice per il lavoro che aveva sempre sognato, sentiva un po’ di nostalgia della sua famiglia e del suo paese.
Voleva che la sua famiglia venisse a vivere a Roma, vicino a lei, ma i suoi genitori non potevano lasciare il loro lavoro perché, a quella età, era difficile ritrovarne un altro.
Isabella però non si è data per vinta e all’improvviso le venne un’idea meravigliosa: fare trasferire la sua famiglia a Roma e aiutare il padre a trovare un lavoro.
Infatti, dopo un po’ di tempo, il proprietario dello Zoo Marine accettò di assumere i genitori di Isabella, anche perché lei era una delle sue addestratrici migliori.
E così la sua famiglia poté venire a Roma e sua sorellina fu felicissima perché Isabella le aveva promesso che tutti i giorni avrebbe potuto assistere agli spettacoli con i delfini e le foche.
Dopo qualche tempo Isabella si sposò con un veterinario dello zoo e adesso ha due gemelline di nome Beatrice e Benedetta.

Isa_95

LA PARTITA A PALLONE


Carlo venne svegliato da un raggio di luce penetrato da uno dei fori della serranda.
Una volta vestito scese le scale e andò in cucina, dove trovò la colazione già fatta e i suoi amici che lo aspettavano fuori:
- Carlo, ti va di fare una partita in piazza? – chiedevano, mostrandogli il pallone. Lui naturalmente disse di sí, ma era preoccupato; cosa gli avrebbe detto il signor Ruggeri, se li avesse visti giocare di nuovo a pallone in piazza, proprio davanti alla sua tabaccheria? L’ultima volta la palla era andata a finire in testa ad un suo cliente, che poi cadde a terra svenuto (reazione esagerata, no?). Quando arrivarono alla piazza formarono le squadre, e dopo lunghi litigi (nessuno voleva in squadra con sé Peppino, il meno forte), decisero di mettere Silvio, Gianluca, Peppino e Clara nella squadra n°1, e Carlo, Marcella, Gabriella e Prisca nella squadra n°2. Così andava bene, perché ogni squadra aveva due persone più brave (per la squadra n°1 Silvio e Gianluca, mentre per la squadra n°2 Carlo e Prisca, che anche essendo una femmina era forte lo stesso).
Dopo una ventina di minuti erano pari: 1-1, ma poi Carlo tirò una bomba a Silvio (il portiere) che non riuscì a parare la palla e indovinate dove andò a finire? Addosso al vetro della tabaccheria del signor Ruggeri!
- Ops… -

Isola95

UNA GIORNATA IN MONTAGNA




La famiglia Rossi abita in un grazioso paesino di montagna.
Il papà si chiama Marco e fa il dentista,è un tipo gioioso e allegro ed ama il suo lavoro; la mamma si chiama Cristina, adora gli animali,ma anche fare shopping; lavora in ufficio. Hanno due figli: Giorgia che ha otto anni e Lorenzo che ne ha sei.
Era arrivata l’ estate e i Rossi decisero di andare a fare un’ escursione in montagna. Il giorno stabilito si svegliarono di buon mattino, presero la macchina e andarono fino alla funivia. Una volta saliti in quota si incamminarono lungo un sentiero, cammina cammina giunsero in un bellissimo prato dove decisero di accamparsi. Quando ebbero finito l’ottimo e gustosissimo pranzo al sacco che aveva preparato Cristina i genitori si misero a riposare e, come due lucertole si lasciarono scaldare dal sole, mentre i loro due eccitatissimi figli andavano ad esplorare il prato. Giorgia si mise a raccogliere fiori per la mamma ed ebbe un gran daffare, visto che nel prato di fiori ce ne erano tanti e tutti bellissimi. Lorenzo invece andava rincorrendo grilli e cavallette per tutto il prato e alla fine per quanto aveva corso si addormentò ai piedi di uno splendido albero dal tronco cavo ed accogliente.
I suoi genitori dopo un po’ che lo chiamavano senza ricevere risposta, cominciarono a preoccuparsi, ma quando lo videro tornare con un’espressione da angioletto stampata sul viso e la sua scatolina piena di grilli che concertavano tutti insieme, non seppero sgridarlo, anzi scoppiarono tutti in una grossa risata.
Alla fine della giornata ripercorsero il sentiero da dove erano saliti,presero la funivia e stanchi tornarono a casa (insieme ai grilli!).

Bibi :-)

mercoledì 12 settembre 2007

Gigi e il Tip Tap


Gigi era un uomo abbastanza distratto. Infatti, dimenticava spesso la caffettiera sul fornello a gas, le bollette sul tavolo e quando doveva chiamare qualcuno al telefono subito si dimenticava chi. Un giorno però mentre passeggiava per la strada, vide qualcosa che richiamò la sua attenzione, che gli fece strabuzzare gli occhi, un ragazzo per la strada vestito con pantaloni e camicia a maniche corte bianchi, con sopra uno scintillante gilet fucsia. L' abbigliamento, però, non era l' unica cosa che lo sorprendeva, quello che lo affascinava di più era come il ragazzo muoveva i piedi a ritmo di Tip Tap con una velocità impressionante. Gigi, così affascinato dal ragazzo, restò a guardarlo per almeno un' ora; finché prese coraggio e gli chiese il suo nome. Il ragazzo rispose dicendogli di chiamarsi Paolo e di venire dalla scuola di danza di Mademoiselle Povlova dove si insegnava anche il Tip Tap. Gigi ringraziò il ragazzo e se ne tornò a casa. Tornato a casa, ripensò a Paolo e alla scuola di Tip Tap e più ci pensava più aveva voglia di imparare a anche lui a ballare. Un giovedì pomeriggio andò alla segreteria della scuola e gli dissero di presentarsi il martedì successivo nell' aula 12 con un paio di scarpette da Tip Tap, dei pantaloni corti e una maglietta. Quel martedì, distratto com' era, sbagliò strada almeno cinque volte e arrivò alla scuola venti minuti più tardi e nell' aula sbagliata. Dopo essersi ricomposto, entrò nell' aula 12 e vide che una signorina, di circa trent' anni dagli occhi verde bottiglia,stava già insegnando alcuni passi di Tip Tap agli altri alunni del primo livello. Gigi notò che quasi tutti erano ragazzi e lui rea l'unico a superare i vent' anni. Dopo che i ragazzi ebbero finito di fare gli esercizi di Tip Tap, Gigi entrò nell' aula e dopo di lui entrano altri tre ritardatari ed allora la signorina si presentò e disse di essere Mademoiselle Povlova. Mademoiselle disse che alla fine del corso gli alunni si sarebbero dovuti esibire in un saggio; dopodiché iniziò la lezione. All' inizio Gigi trovò molta difficoltà nel Tip Tap: gli si impicciavano i piedi, non riusciva ad andare a tempo e le scarpe lo facevano scivolare ma lui non si dava per vinto e continuava ad esercitarsi. Così passo dopo passo, arrivò il giorno del saggio e Gigi, emozionato,fece il suo numero inciampando e scivolando. Il pubblico però lo aveva preso in simpatia e dopo che lui ebbe finito lo applaudirono clamorosamente e Gigi, soddisfatto del corso, continuò a ballare e divenne il più bravo di tutta la scuola.

The Phoenix

LA FESTA PROIBITA

I gemelli più pestiferi della città si chiamavano Chiara e Andrea. Avevano sette anni e ne combinavano di tutti i colori.
La madre dei gemelli invece era una persona molto ma molto precisa e si vergognava del comportamento dei suoi figli.
Tutte le persone del quartiere dicevano: - Chissà chi è la madre di quei vandali?
E non parliamo della camera dei gemelli, sembrava un accampamento indiano. Un giorno i bambini tornarono da scuola e, con ancora i grembiuli addosso, dissero alla madre che una loro compagna aveva organizzato una festa il giorno dopo.
La mamma senza esitare proibì ai suoi figli di andarci. Disse:
- Bambini miei, io non posso mandarvi alla festa perché siete troppo monelli. Non voglio fare brutta figura davanti ai genitori dei vostri compagni!
I bambini tennero il muso per tutta la giornata e la sera quando i genitori andarono a dormire si misero ad escogitare un piano per andare alla festa.
Il giorno dopo, quando tornarono da scuola, andarono dalla madre in cucina, la bendarono, la portarono nello studio del padre e la legarono alla loro adorata sedia rossa.
I bambini, molto irritati, le levarono la benda e subito dopo, la mamma vide che si erano travestiti da indiani.
La mamma aveva il terrore degli indiani, infatti non era mai riuscita a vedere tutto il film di “Peter Pan”. Aveva paura degli archi e delle frecce che teneva in mano Andrea.
Alla fine la madre si arrese, venne slegata e mandò i suoi figli alla festa, pregandoli di comportarsi bene.
Per fortuna i gemelli non combinarono guai e fecero fare bella figura alla mamma. Da allora i gemelli si comportarono sempre in modo educato e le persone del quartiere cambiarono la loro opinione sui gemelli pestiferi.

Ermia_95

domenica 9 settembre 2007

Dalla Francia con sudore....

...ma non per il caldo, perché il tempo è stato quasi sempre piovoso (la peggiore estate degli ultimi 60 anni, secondo i giornali locali); sudore per gli oltre 2.600 km fatti per girare la Francia settentrionale (Piccardia, Champagne, Normandia e Bretagna). Che indigestione di cattedrali, Notre-Dame di qua, Notre-Dame di là, tutte bellissime chiese gotiche o romaniche, per non parlare dei castelli e delle abbazie. Tante le città visitate: Reims, Amiens, Rouen (con il cuore di Riccardo Cuor di Leone e la piazza dove è stata bruciata Giovanna D'Arco), Caen, Mont St. Michel con le sue maree e Carnac con i suoi menhir. A proposito di menhir, oltre la cultura anche un po' di sano divertimento: l'ultimo giorno siamo stati al Parc Asterix, che ricorda il piccolo villaggio che ha resistito ai Romani. Siamo stati su molte attrazioni, come le galere romane o i calderoni rotanti. Niente montagne russe invece, mia madre era pietrificata dal terrore e così io e mio padre abbiam dovuto rinunciare. Il mangiare? Buono, ma troppe salse; per fortuna in Bretagna grandi scorpacciate di pesce. Ora però ho bisogno di una bella spaghettata!
Ibra 95

mercoledì 5 settembre 2007

TORINO...


Caro diario,
lo scorso week-end sono andata a Torino con i miei genitori. Era da tanto tempo che desideravo visitarla.
Dovevamo andare a Torino per un matrimonio che si svolgeva domenica e siamo arrivati venerdi. Quindi il sabato era libero e ne abbiamo approfittato per fare un giro nel capoluogo piemontese.
Sabato sono andata finalmente nella Mole Antonelliana, dove ha sede il Museo del Cinema, e ho preso l'ascensore panoramico. L'ascensore panoramico era di vetro e mi ha portata al balcone a ben ottantacinque metri da terra! Dal balcone potevo ammirare tutta la città di Torino.
Mi hanno colpito molto i tetti dei palazzi con tegole rosse. Secondo me è proprio il rosso delle tegole che dà un pizzico di colore al paesaggio di Torino.
Le strade torinesi sono meravigliose, tutti i negozi si trovano in vere e proprie gallerie.
I ponti sul Po sono molto romantici, sono arricchiti da vasi di fiori colorati.
La città di Torino è molto pulita e al centro della città ci sono tantissime isole pedonali!
Torino di sera è magica perchè tutti gli edifici, compresa la Mole Antonelliana, sono illuminati.
Questo week-end a Torino è stato meraviglioso e non vedo l'ora di ritornarci, magari per una vacanza un po' più lunga!
A presto diario.

Ermia_95