Le fate poetiche: maggio 2007

mercoledì 30 maggio 2007

Lo studio


La parola studio per me è sempre stata un'ossessione e diciamo la verità...io non studio! Forse sarà per la pigrezza, forse per il troppo tempo senza studiare, ma non ne sono certo. Penso che ci sono materie facili e materie un pò più complicate, dove ci vuole più tempo per capire. Non ho molto da dire su questo argomento...però questo è quello che penso dello studio: leggere e capire ragionando (anche se non sempre bisogna leggere per studiare, basta anche fare viaggi, che poi è anche un modo più divertente da provare) e saper dare una giusta definizione, usando un buon lessico. Intanto vi metto la foto della "secchiona" più carina della TV!

вℓα¢к_συт

mercoledì 23 maggio 2007

Lo studio

Io purtroppo non studio sistematicamente..Soprattutto negli ultimi periodi me ne sono molto pentita perchè ho provato a fare delle interrogazioni ed ho ottenuto delle buone valutazioni, Lo studio deve essere sistematico altrimenti si rischia di non capire niente e di dover recuperare troppo in fretta.!!!! Può sembrare difficile mha, quando una cosa si vuole si fa di tutto per poterla ottenere così è lo studio!!!! E' molto importante soprattutto per una buona formazione e per allenare la mente...

lo studio



Io studio non in maniera sistematica perché ci sono delle materie che mi piacciono ed altre che invece detesto. Lo sò, che è una cosa ma non posso farci certe proprio non le riesco a studiare, cioè non è che non le riesco proprio a studiare le studio senza voglia, magari distraendomi. Ma anche nelle materie che mi piacciono ci sono argomenti che non sopporto, ma li ho più voglia di studiarli. Un esempio è la storia che è una materia che adoro ma argomenti come le due guerre industriali li odio. Tra le materie che non mi piacciono c’è la musica, questa proprio non la posso vedere, perché studiare la musica per me è inutile. Lo so dovrei studiare tutte le materie ma alcune come ho già detto non le sopporto.
Coccolotto

LO STUDIO

Io studio non in maniera sistematica perché ci sono delle materie che mi piacciono ed altre che invece detesto. Cioè non è che non le riesco proprio a studiare le studio senza voglia, magari distraendomi. Ma anche nelle materie che mi piacciono ci sono argomenti che non sopporto, ma li ho più voglia di studiarli. Un esempio è la storia che è una materia che adoro ma argomenti come le due guerre industriali li odio. Tra le materie che non mi piacciono c’è la musica, questa proprio non la posso vedere, perché studiare la musica per me è inutile. Lo so è una cosa sbagliata ma non posso farci niente
Coccolotto

martedì 22 maggio 2007

dovere o piacere:lo studio


Cara proff,

io penso che lo studio sia come il mangiare ogni uno di noi mangia
cio che gli piace quindi li si tratta di piacere,ma ci sono cose che dobbiamo mangiare per forza,allora li si parla di dovere perchè quelle cose fanno bene.
La stessa cosa con lo studio: esistono argomenti che studiamo perchè ci fa piacere e altri perchè dobbiamo,
ma io certe volte studio solo per delle interrogazioni o almeno solo qualche volta ,credo di essere un ragazzo studioso che quando vuole raggiunge ottimi risultati,e invece quando non fa proprio del meglio riesce ad ottenere voti abbastanza buoni.(insomma poteva annà mejo)
Nello studio ci sono anche argomenti o materie che io disprezzo e in cui non riesco proprio a trovare un aggettivo dispreggiativo per descriverle,come per esempio la musica :io penso che la musica non serva davvero a niente nella vita ,ci sono molte altre cose più importanti a cui pensare ma certe volte la devo studiare per esempio domani la prof mi interroga e io ho studiato solamente perchè questa interrogazione ne va il voto d'ammissione.
Oltre tutto io penso di distinguere gli argomenti importanti da quelli inutili ma esistono materie che non servono a nulla ma che piacciono quindi nessuno di noi sa bene se studiare è un dovere o un piacere?
Almeno io la penso così,comunque credo che tutti quanti siano abbastanza d'accordo,
e detto questo lo studio lo studio è una cosa soggettiva.!!!!!!!!

pesce rosso

Testo argomentativo

Ah lo studio una cosa che occupa il mio tempo da molto tempo e che non so quando se ne andrà. Il mio rapporto con lo studio in questi anni è molto cambiato. Alcune materie sono più difficili da studiare altre no. Ad esempio storia è una delle materie più difficili da studiare per me perché non devo perdere la concentrazione e se la perdo devo cominciare da capo. Alcune volte che non dovevo essere interrogato lo studiata ma non benissimo e alcune cose parlando con gli amici non me le ricordavo. Fortunatamente non mi è mai capitato durante un’interrogazione. Altre materie come antologia 3b riesco a leggerle la mattina e alle interrogazioni prendo vado bene. Un’altra cosa che studio facilmente è la vita dei poeti. Non mi è mai capitato di andare male sui poeti e continuerò a studiarli così fino a quando una interrogazione non mi va male. Certe volte il giorno dopo essere stato interrogato non studiavo quella materia ma cominciavo a sentirmi dei sensi di colpa e ho cominciato a studiarle non molto bene probabilmente non sarei riuscito ad affrontare un’interrogazione. Il mio modo di studiare cambierà sempre e spero positivamente.

Antonio


Testo argomentativo


Io studio in modo non molto correttamente e a volte anche un po disordinato.

Io le cose le faccio per bene quando quell'argomento mi interessa e quando quella cosa mi piace.
Io quando studio le cose che non mi interessano a volte non mi va di studiarle oppure li leggo semplicemente e quando devo ripetere lo ripeto in modo un po sbagliato. Sappiamo che quando uno o una non ha studiato bene all'interrogazione poi va male.


Ad esempio un giorno io non volevo propio a mettermi a studiare. Non sapevo il perché non mi andava di studiare. Io leggei il testo e cercai di concentrarmi ma non ci riuscivo come se qualcosa mi impedisse di capirlo. Cercavo di sforzarmi ma ogni volta che dovevo ripetere non ci riuscivo come se il mio cervello non volesse che ripetessi l'argomento.


Allora cosa possiamo fare per rendere lo studio più interessante e più spassoso?
Io su questa domanda non sò rispondere.



Cri Cri

Testo argomentativo

Per quanto riguarda l'argomento "studio" , posso dire che io sono una ragazza che si impegna abbastanza...anzi per meglio dire, non sempre studio corettamente (purtroppo), come giustamente ha detto l'ideatrice di questo blog, cioè la professoressa di italiano. Comunque ritornando all'argomento, per non andare male, certe volte dovrei inanzitutto impegnarmi un pò di più, perchè alla fine tutti possono migliorare: dal sufficente arrivare al buono, dal buono arrivare al distinto ecc.
C'era sul nostro libro degli esercizi un testo, naturalmente che riguardava sempre questo argomento e diceva che lo studio deve essere praticamnte imparato a memoria...(come molto probabilmente faccio ) e "ficcarlo" nella proprie teste. Ma invece non si dovrebbe perchè cosi una persona non capirà mai niente di quello che studia. Poi uno a le sue idee e ragiona in modo differente da ognuno di noi. Infine la cosa fondamentale di questo argomento è che per andare avanti nella vita bisogna impegnarsi al massimo.

Giulietta

Testo argomentativo

Cari ragazzi,
ho letto i vostri post, ci sono troppi errori di forma ma non ho tempo di correggerli perché sto preparando il lavoro per gli scrutini, perdonatemi.
I contenuti li condivido in pieno. Anche io trovo difficile studiare quello che non mi appassiona, invece sono in grado di seguire lezioni, anche difficili, su temi che mi coinvolgono.
Come ieri sera: ero distrutta dalla stanchezza di una giornata passata a scuola e al computer a preparare i vostri giudizi e voi sapete che non mi piace giudicarvi. La sera, alle sette, sono andata a sentire una conferenza del prof. Stefano Gensini sulla comunicazione linguistica. Ho preso SETTE pagine di appunti e ho anche trovato la forza, alle nove, di fare una domanda! Semplicemente, l' argomento mi interessava.
Però, permettetemi un appunto: non sempre si può fare ciò che ci piace, io alla conferenza ci sono andata dopo aver lavorato! Talvolta è necessario studiare anche cose che non ci piacciono ma che potrebbero esserci utili!
Ciao
prof. Tess

Testo argomentetivo

Gli scienziati, ogni volta che uno studioso presenta una scoperta scientifica con delle prove plausibili e concrete, queste non vengono accetate anche dopo che è passato tanto tempo.
Scoperta scientifica significa aver individuato un fenomeno mai visto prima, come gli ufo, una forma di animale che si è sviluppata negli abissi e adesso è salita in superficie ed è diventato oggetto di ricerche scientifiche. Il fatto è:" Se non vedo non credo"!! Questo è successo a Alfred Wegener, meteorologo tedesco. Lui osservò una corrispondenza tra le coste occidentali dell'Africa e le coste orienteli dell'America meridionale. Questo è stato confermato dal ritrovamento di specie animali uguali vissuti milioni di anni fa, nelle due coste in questione; ovviamente gli scienziati non erano daccordo su questa opinione e si erano inventati che le due coste erano collegate da dei ponti di roccia e che gli animali potevano spostarsi senza problemi. Ma il fatto è: un coccodrillo può fare tutta questa strada senza immegersi mai nell'acqua dolce? E poi striscia con la pancia per terra per le zampe troppo corte, arriverà mai intero?
Questa teoria è stata accettata , ma ovviamente dopo la morte di Wegener.
Ora mi chiedo, perchè questo?
Credo che il dubbio rimarrà come tante altre domande!!!!!
Ninny

TeStO aRgOmEnTaTiVo

Cara professoressa Mastrocola,
io penso di essere un ragazzo abbastanza studioso, ma studio o perché mi piace l’argomento di cui si parla oppure perché devo essere interrogato la giornata dopo. Quindi non penso di essere un ragazzo che non studia molto e sicuramente non studia come studiavano prima i ragazzi della mia età.
Per prima cosa io molte volte distinguo gli argomenti che ritengo siano più utili nella mia vita che quelli che secondo me sono secondari, per esempio il greco non serve a niente, ovviamente poi dipende dal tipo di lavoro che vorresti fare.
Poi delle volte può capitare che vengo interrogato su una lezione, e quella seguente non la studio o la leggo, ma giusto per capire un pò di che si parla.
Molto spesso guardo i compiti che ho da fare per il giorno dopo e da li deduco se riesco a vedermi con i miei amici oppure se mi devo trattenere a casa per fare i compiti, ma se posso cerco di finire i compiti in tempo per divertirmi o per andare a vedere la televisione. Ma quello che è sicuro è che faccio prima i compiti e poi gioco a parte in casi speciali come il venerdì.

AmIcO fRiTz

Testo Argomentativo


Io studio in maniera critica ma alcune volte l’argomento non mi interessa. I ragazzi hanno la possibilità nello scegliere tra lo studiare e il non studiare. L’ argomento è la base di tutto lo studio. Se ad una persona gli interessa un argomento, lo svolge più velocemente e soprattutto con più voglia, il ragazzo si sente partecipe di ciò che sta studiando e questo lo spinge ad approfondire e a studiare al meglio l’argomento. Se il tipo di argomento non interessa al ragazzo lui tende ad affrontarlo con più superficialità alcune volte non studiandolo per niente soltanto leggerlo. Per esempio una volta la professoressa ci aveva assegnato da studiare delle pagine sulle armi della seconda guerra mondiale e siccome io sono un appassionato di questo tipo di cose, per studiare quelle sei pagine non ci ho impiegato neanche un ora!!! Il giorno dopo sono stato interrogato e ho preso il massimo dei voti. Questo esempio spiega la mia tesi: se l’argomento di cui trattiamo non ci attrae studieremo sempre al minimo delle nostre potenzialità, se invece ci interessa il contrario!

_Gιαимαя¢σ_

Testo Argomentativo

Cara Professoressa,
secondo me io sono un ragazzo abbastanza studioso, ma, non mi piace studiare molto e cioè, mi piace studiare solo quegli argomenti che ritengo veramente importanti e naturalmente studio quelle volte che devo farlo per forza. Dunque non mi ritengo uno bravo studente come lo erano quelli di una volta ma, sono studioso e al tempo stesso riesco a divertirmi.
Capita, molto spesso, che venga chiamato a scuola per un’interrogazione e per il giorno dopo, quella materia in cui sono stato interrogato, non la studio oppure la leggo senza molta attenzione.
Può anche capitare che reputi una materia non molto importante da dedicarle molte ore di studio come faccio per quelle materie davvero importanti.
Alcune materie, che possono piacermi oppure no, sono talmente facili che mi basta una lettura per capire il contenuto e per affrontare un’interrogazione.
Frequentemente, anzi, quasi sempre, mi piace dedicarmi molto più al divertimento e al gioco invece che studiare infatti, quando torno a casa dopo la scuola, controllo sempre il diario per vedere se ho molti compiti per il giorno dopo. Se ho molti compiti e molto da studiare, mi metto subito al lavoro oppure mi metto al computer a chattare e lascio i compiti come ultima cosa. In poche parole stravolgo il detto “prima il dovere e poi il piacere” e lo trasformo in “prima il piacere e poi il dovere”.


Rincoboy

Testo argomentativo

Studiando come i ragazzi di una volta non ci si ricorda più niente. In classe abbiamo letto un testo argomentativo di un’ ex insegnante dove c’ era scritto che per imparare bene le cose bisogna fare in modo che le cose scritte nel libro che studiamo si trasferiscano completamente nella nostra testa. Io non sono d’ accordo perché questo tipo di studio fa perdere solo tempo perché con il passare dei giorni le cose studiate piano piano scompaiono dalla nostra mente e finisce che non ci ricordiamo più niente di quello che avevamo “studiato”. Alla fine studiando così non si fa che imparare a memoria.
Alle elementari, quando studiavo, studiavo così e infatti pochi giorni dopo che avevo studiato non ricordavo più niente, infatti per l’ esame di quinta elementare studiai le ricerche che avevo fatto in questo modo e una volta in vacanze se qualcuno mi avesse chiesto di ripetere la mia ricerca dell’ esame non avrei potuto dire niente perché tutto quello che avevo studiato era scomparso dalla mia mente.
Dopo aver studiato così durante un interrogazione non ripeti ma reciti a memoria una parte che non sai interpretare.

Tancredi

I ragazzi di oggi studiano?

I ragazzi di oggi studiano certamente, ma ci sono diversi metodi di apprendimento, ora, perché il mondo è camiato. Io non studio come i ragazzi di una volta, ma non è detto che non studio affatto; effettivamente non "travaso" le informazioni dal libro alla mia testa: io "raffino" le informazioni e le rendo più mie. Ci sono tanti metodi di studio diversi da quelli "di prima" e non è detto che siano peggiori degli altri: ci sono ad esempio persone che non studiano mai sui libri di testo e si limitano ad ascoltare le informazioni in classe; altre, invece, studiano un po' suò libro e un po' cercano altre informazioni su Internet... Le varianti sono molte e un motivo per cui alcune di esse non funzionano con gli alunni è perché ognuno ha il suo metodo di studio: conosco molti ragazzi che, migliorando il metodo di studio, hanno anche migliorato i voti.
E poi, chi ha detto che i metodi "vecchi" siano migliori di quelli dei nuovi? E' sempre una questione di scelte... E di chi fà la scelta giusta.
Saphira94

IO

LA MIA TESI:

Io, non studio più come gli studenti di una volta: mi distraggo facilmente e ho molte cose per la testa. Ad esempio, penso ad uscire con gli amici, alle nuove tecnologie e a fare le mie esperienze. Però credo che questo discorso non riguardi soltanto me, ma anche tanti altri adolescenti. Infatti tutti dicono che noi siamo una generazione più complicata rispetto a quella a cui appartengono i nostri genitori.

1° ARGOMENTO/ PROVA PER DIMOSTRARE CHE LA MIA TESI E’VERA

Posso dimostrare che la mia tesi è vara quando si cerca di velocizzare il tempo di studio per poter passare più tempo fuori casa andando a passeggio con gli amici in compagnia di un buonissimo gelato.

2°ARGOMENTO/PROVA PER DIMOSTRARE CHA LA MIA TESI E' VERA

Per dimostrare nuovamente che la mia tesi è vera, posso raccontare di quando si torna da scuola e ognuno di noi non inizia subito a svolgere i compiti, ma si riposa guardando la televisione. Io, per esempio sono una di queste persone in quanto prima di iniziare a studiare, mi rilasso parlando di ciò che è accaduto a scuola con mia sorella.

3° ARGOMENTO/PROVA PER DIMOSTRARE CHE LA MIA TESI E’ VERA

La dimostrazione cha la mia tesi è vera si basa anche sul fatto che lo studio viene svolto con molta superficialità. Non si cerca mai di approfondire gli argomenti che vengono trattati e così ci si basa solo su quello che è scritto nei libri. Infatti questo è un problema che viene evidenziato da ogni singolo professore.

4° ARGOMENTO/ PROVA PER DIMODTRARE CHE LA TUA TESI E’VERA

Nell’ultima mia dimostrazione posso dichiarare che oggi gli adolescenti sono molto più distratti e pensano ad altre cose. Infine posso dire che rifiutando lo studio si rifiuta anche una propria formazione culturale.

->Giuliotta->

sabato 19 maggio 2007

LEGGETE, PER FAVORE: Non bere se devi guidare (anonimo)

Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono
ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di
non bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto una Sprite. Mi sono
sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in
cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al
contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed
il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha
iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la
mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare,
mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui
sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: -il ragazzo che ha
provocato l'incidente era ubriaco-. Mamma, la sua voce sembra così
lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie
forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: -questa
ragazza non ce la farà-. Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra
macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità.
Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le
persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite?
Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli
contemporaneamente. Di' a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di' a papà di
essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere
e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei
viva... La mia respirazione si fa sempre piu debole e incomincio ad avere
veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così
disperata...Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono
sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo...
Ti voglio bene e.... addio.
----------------


Ho messo questo testo sul blog della mia classe anche se non lo scritto io: l'ho trovato infinitamente dolce... Leggetelo e riflettete: riflettete sull'Italia, che è uno dei Paesi con più incidenti stradali in Europa, riflettete sul destino di voi e dei vostri cari mentre viaggiate in macchina, riflettete sulla morte di gnete innocente per mano di pazzi... No, non pazzi: per mano di incoscienti. E rispondetemi: perchè succede tutto questo?

Saphira94

mercoledì 16 maggio 2007

un grandioso grazie!!!


ironico

Cari amici,
ma perchè un pensiero cosi grandioso?!?
Con voi la mia festa è stata fantastica,appena vi ho visti
non credevo ai miei occhi.Non so veramente come ringraziarvi!!!
GRAZIE DI CUORE.
il tuo amico vladimir



confidenziale

Cari amici,
ma vi è saltato in mente!!
adesso chissà se potrò venire alla vostra di festa,
comunque siete stati fantastici.
GRAZIE!! GRAZIE!!
il tuo amico vladimir


pesce rosso ;)

Biglietti di ringraziamento

Ironico :

Cara Michela,
sono stata molto contenta di ricevere la tua lettera; piuttosto lunga...
Ma la cosa che non capisco è che tu sei italiana perchè ogni lettera che mi scrivi usi una lingua diversa ?! Io capsico che tu viaggi molto e conosci molte lingue...ma io noooo !!!! quindi per favore la prossima volta se scrivessi in italiano sarebbe meglio per tutte e due.Grazie. La tua amica Giulietta

Concreto :

Cara Michela la tua lettera era molto bella e interessante ! scusa ma vado di fretta. Ciao. La tua Giulietta

martedì 15 maggio 2007

Bigliettini di saluti

Sentimentale:
Cara Eva,
Sei riuscita a commuovermi con la tua storia, non posso credere che tu stia soffrendo così tanto. Il mio unico desiderio è augurarti che possa presto tornare tutto come un tempo.
Vorrei saperti felice, spensierata, coraggiosa e non insicura come ora.
Mille grazie per la magliettina di Chanel è deliziosa!!!!
Ti voglio bene. A presto. La tua amica Lulu


Poetico:
Cara Flavia,
Il tuo messaggio mi ha trasmesso molta allegria e coraggio, mi ha fatto riacquistare la fiducia che avevo perso in me stessa. GRAZIE!!!
Mi riempirebbe il cuore di gioa vederti!!!
Ti voglio troppo bene!!Mi manchi... La tua amica Lulu

La gita al parco nazionale d' Abruzzo

Caro diario,
giorno 9 maggio la nostra professoressa di scienze ha organozzato un'uscita al parco nazionale d'Abruzzo (versante laziale).
Arrivati, ci siamo fermati in uno spiazzale dove abbiamo parcheggiato il pulman e dopo aver conosciuto le guide siamo partiti alla scoperta di questo meraviglioso parco. Questo luogo è così grande che abbraccia tre regioni: Abruzzo, Molise e Lazio. Questo posto è molto conosciuto per la presenza di un animale che non sitrova da nessun'altra parte: è l'orso marsicano, e per questo, come anche l'Iris marsicana, vengono chiamati endemi. Altri animali che vengono considerati importanti sono il lupo e il comoscio che è stato proclamato il più bello d'Italia per il suo manto che assume in inverno. Il parco è diviso in quattro parti: la zona A, in cui non può entrare nessuno; la zona B che è aperta a tutti; la zona C è dedicata all'allevamento e all'agricoltura e la zona D che è la zona di sviluppo. Ci sono tre tipi di ambiente: l'ambiente roccioso, forestale e acquatico. Dopo una bella camminata nel bosco di faggeti, ci siamo fermati per leggere una pagina di diario di un'altra guida. Quella lettura ci ha fatto riflettere molto, tanto che la guida ci ha fatto scrivere un pensiero riferito all'argomento letto. IL mio era:" La natura, senza di lei non esistevamo. E' bello stare in mezzo ad alberi e animali di tutti i tipi, ma se pensiamo bene, questo fra un paio di secoli non esisterà più e nemmeno noi!!!"
Dopo tutto ciò siamo ripartiti e siamo arrivati ad una cascata dove abbiamo pranzato tutti insieme e, dopo, col caldo che c'era, non riuscivamo a stare senza toccare l'acqua fresca della cascata e allora tutti a bagnarsi le mani!!! Dopo di che siamo risaliti sul pulman e siamo andati in una casa dove erano esposti alcuni animali imbalsamati. Qui la guida ci ha spiegato alcune particolarità di cervi, camosci, orsi ecc. Infine siamo tornati a casa accompagnati dalla radio che ci trasmetteva la partita Inter- Roma.
Adesso concludo perchè domani è un'altra giornata di scuola e voglio riposare!!!!!
CIAO CIAO!!!!
Ninny

Ringraziamenti

Ironico:
grazie per il milione di lettere che mi hai mandato, ma nessuna rispondeva alla mia domanda!!!!
Comunque ti mando i miei saluti!!
La tua amica Ninny

Sbrigativo:
anche quest'anno ti arriva il mio saluto più affettuoso!!!!
la tua amica Ninny

I RINGRAZIAMENTI

SBRIGATIVO

Caro Francesco,
il passaggio che mi hai dato fino a casa mi ha risolto i problemi, GRAZIE !!!!!!!!
Il tuo amico Matto
FORMALE
Caro Luigi,
ho saputo dei complimenti per la partita che mi hai fatto, e la raccomandazione all'allenatore della Roma, adesso spero che mi prenderanno.
Spero di non deluderti e di ripagarti in futuro quando sarò diventato un grande portiere.
Il tuo amico Matto
Matty Matto

Saluti!

Sbrigativo:
Caro Luca,
é da tanto tempo che non ci si vede. Ti saluto.
Il tuo amico Raffaele


Ironico
Caro Luca
Ma cosa ti è successo? È da secoli che no ti fai sentire! Non sia mai dovessi sprecare un po’ di tempo per scrivere al tuo amico! Chissà quanto dovrà passare prima che ti farai sentire? In ogni caso volevo salutarti.
Il tuo amico
Raffaele

SALUTI

-SENTIMENTALE

Cara Giuly,
questa sera in pizzeria mi hai stupito. Volevo appunto ringraziarti per le tue affetuose parole, sono molto contenta di essere per te l'amica del cuore. Ho riflettuto a lungo ed ho capito che il proverbio che dice " chi trova un amico trova un tesoro" dice la pura verità lo dimostra il fatto che tu sei l'unica persona con la quale mi confido e di cui mi fido.
Grazie di esistere .

-FORMALE

Caro Marco,
grazie per aver pensato a me, ed avermi invitato alla tua festa.
Mi ha fatto veramente piacere. Sarò presente molto volentieri.
Cercherò qualcosa di speciale da portare per stupirti con effetti speciali.
Lieta di partecipare , ti ringrazio e ti abbraccio affettuosamente...a presto!

GIULIOTTA:-)

Saluti


SBIGATIVO:

Caro Piero,

ti volevo salutare dopo tanto tempo
il tuo amico Gianmarco

IRONICO:

Caro Piero,

ma quanto tempo è passato dall’ultima lettera che ti ho inviato??.... saranno si e no tre anni! Bhe ti volevo solamente salutare… ci risentiamo fra tre anni!
Il tuo AMICONE Gianmarco
_GiAnMaRcO_

Ringraziamenti

Cara Chiara,

Non ci sono parole per ringraziarti della romantica serata trascorsa in armonia. Grazie!

dal tuo "amico" Cristian



Cara Alessia,

Non ci sono parole per ringraziarti di avermi fatto distrarre e divertire un po', in questo momento tanto triste per me. Non me lo dimenticherò mai. Grazie mille

dal tuo amico Cristian

Cri Cri

Ringraziamenti

Cara Ermione
Solo chi realizza l'amore ha raggiunto la più grande cultura, accumulando i più favolosi tesori,gustato le gioie più belle.Ti ringrazio della magnifica serata e ricorda bisogna fare della propria vita, come si fa un'opera d'arte. Bisogna che la vita d'un uomo d'itelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutto qui.
il tuo "amico" Gabriele d'Annunzio



Cara Silvia
A silvia rimembro ancora la serata di ieri . Ti ringrazio da profondo del mio cuore

ii tuo amico Giacomo Leopardi
Luca
Egregio sig. Rossi, le porgo i miei più cordiali saluti e le auguro buona fortuna per il suo concorso. Spero che lo passi perchè lei è proprio la persona adatta a svolgere questo lavoro. Cercherò di essere presente alla sua premiazione in modo di porgerle le mie congratulazioni.
Antonio93
Caro Francesco,
mi dispiace di non poterti salutarti di persona ma mi ha chiamato la compagnia aerea dicendo che miracolosamente c'era un posto sul primo volo per NY e ho dovuto accettare. Ti chiamerò domani quando arrivo.
Antonio93

Saluti!!

IRONICO: Mario, Chi non muore si rivede, eh? Non sia mai che ti facciano male le mani a furia di scrivere! Io mi spreco e ti mando questo biglietto con tanti saluti quanti te ne meriti (così ti fai anche una bella analisi di coscienza...)

SBRIGATIVO: Mario. E' da tanto che non ci sentiamo e ti mando i miei saluti.

Saphira94
Caro Beppe,
è da molto tempo che non ci sentiamo, volevo salutarti e sapere se stai bene come l’ ultima volta che ci siamo visti quando ci siamo salutati e tu sei dovuto subito correre in bagno per il tuo mal di stomaco, visto che quel giorno ci siamo divertiti tanto e abbiamo potuto parlare di molte cose verrò a trovarti, così questa volta appena arriverò correrò in bagno io e passeremo di nuovo dei momenti stupendi insieme.


Tancredi
Caro Mario,
sono a Tor San Lorenzo, nella mia casa al mare. Ti ringrazio per la tua lettera, mi ha fatto molto piacere riceverla. Spero di risentirci telefonicamente al più presto.
Un caro saluto
Riccardo

Rincoboy

Al Parco Nazionale d'Abruzzo






Caro diario,



oggi sono andata a visitare con la mia classe e la prima media, il Parco Nazionale d'Abruzzo. Appena arrivati al parco, con il pulman, pareva tutto cosi strano. Noi ragazzi di città abituati a macchine, suoni (alle volte anche fastidiosi) ci pareva veramente una "cosa strana". Praticamente sentivo solo il rumore degli uccelli e se proprio ti concentravi sentivi in lontananza il suono dell'acqua e poi guardandomi intorno era tutto ma dico veramente tutto verde. Per prima cosa la nostra guida ci ha iliustrato un inerario per poi incamminarci. Dopo una piccola spiegazione ci ha detto che dovevamo svolgere delle piccole attivita; ti devo confidare un segreto a dire la verità all'inizio io avevo anche un pò paura, poi quando ci ha detto che erano cose semplicissime mi sono tranquillizzata. Prima attività: la guida ha scelto quattro dei nostri compagni e li ha fatti mettere ognuno di loro in diverse posizioni davanti a un albero enorme e dovevano dire degli aggettivi per ognuna di queste posizioni come lo sentivano, lo vedevano e lo toccavano. Seconda attività : la giuda ci ha ha diviso in due gruppi, un gruppo doveva formare una poesia con gli aggettivi che erano stati dati all'albero e il secondo,tra cui io, con delle cornici dovevamo formare dei quadri con il prato senza disegnarli. Inseguito dopo una lunga camminata !!! siamo arrivati a una cascata dove ci siamo più che fermati riposati e ci siamo fatti delle bellissime foto.



Inzomma diario, per fartela breve questa esperienza sembrava all'inizio un pò rischiosa ma poi alle fine mi sono divertita tantissimo e ho scoperto tantissimi altri aspetti sulla natura che non conoscevo. A presto.


Giulietta




Caro Filiberto,
io sono su una barca, ma non nel mare, non in un lago ma sono sulla Senna a Parigi!!!! Sto davanti alla Cattedrale di Notre Dame. Insieme a me sulla barca c’è mia sorella, mio padre e mia madre con mia cugina. Ci stiamo divertendo un mondo anche se, tutto questo movimento non mi piace molto, infatti mi sono sentito male più di una volta!!! Ma quella di stare su una casa galleggiante, non è un’emozione che si prova tutti i giorni. Comunque adesso ti saluto sperando che ti stia divertendo nella nostra amata Italia !!!!!
Carissimi saluti
Riccardo


Rincoboy

lunedì 14 maggio 2007



Caro diario,
Oggi ti voglio raccontare la visita didattica che abbiamo fatto io e la mia classe al . Insieme con noi,sono venuti i ragazzi della 1e e quelli della 3f. Siamo partiti alle sette e mezza con il pullman. Il viaggio è stato lunghissimo ma divertente. Appena arrivati, ci ha accolto la nostra guida che si chiamava Maria. Lei ci ha raccontato tutte le curiosità del parco. Dopo questa spiegazione ci siamo incamminati per arrivare ad una cascata dove abbiamo pranzato. La giornata è stata divisa in due parti: la mattina dedicata alla natura e il pomeriggio agli animali, ma non li abbiamo visti dal vivo ma siamo dovuti ripartire con il pullman, per andare a vedere un filmato proprio su questi. La cosa che mi ha colpito di più, e stata che nel filmato non c’era la voce che spiegava cosa vedevamo, ma c’erano solo una musica di sottofondo e il verso degli animali. Alla fine siamo ripartiti per tornare a Roma e durante il viaggio abbiamo ascoltato alla radio la grande vittoria per sei a due della roma sull’inter per la finale di coppa Italia. Caro diario, in questa giornata per la prima volta nella mia vita sono stato a contatto con la natura e ho capito quanto sia importante salvarla. Ora ti devo lasciare perché sono stanchissimo e devo andare a dormire. Buona Notte
Coccolotto

domenica 13 maggio 2007

L'IMMENSO PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO

Il giorno 9/5/07 la classe 3°E, 3°F,1°E e insieme le professoresse Palmisano e Mancini siamo stati al parco nazionale d'abruzzo. Siamo partiti la mattina presto. Arrivamo verso le 10.00 in un campetto vicino a un lago. La guida nostra si chiamava Maria e ci ha detto molte cose riguardo al parco. Disse che nel parco c'era una regola molto fondamentale: la conservazione. Intendeva per conservazione la protezione per gli animali ma anche dell'ambiente. In questo parco c'era un orso particolare che si trovava solo in questo parco: l'orso bruno marsicano. In questo parco si trovava anche il camoscio d'abruzzo. La guida ci disse anche che il parco era diviso in 4 zone: zona A,B,C,D.
Non solo ci spiegava ma anche ci faceva scrivere un pensiero riguardo al parco.
Io scrissi:

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Verso le 13.00 ci siamo fermati per pranzare vicino a una cascata. L'acqua era gelida e fresca.
Io non avevo mai visto una cascata nella mia vita! Dopo che ci siamo riposati ci siamo messi in cammino per il ritorno. Prima che ritornavamo a Roma siamo andati in un paesino dove c'era un centro di servizi del parco che ci mostravano filmati sul parco e l'imbalsamento degli animali. Dopo che abbiamo finito di vedere un filmato ringrazamo la guida per le sue spiegazioni e abbiamo preso il pullman per il ritorno. Prima che arrivamo a Roma, dentro al pullman, ascoltavamo via radio la partita della finale di andata di coppa Italia tra Roma e Inter. Arrivamo a Roma verso le 19.30 e non ascoltamo il secondo tempo della partita la quale il punteggio era di 4-1 per la Roma!!!.

Cri Cri

Al parco nazionale d'Abruzzo


Caro diario
Sai, mercoledì, io e la mia classe, la terza E, abbiamo fatto una gita particolare, siamo andati al parco nazionale d’Abruzzo sul versante laziale. Abbiamo preso un pullmann insieme alla prima E, la terza F e le professoresse Palmisano e Mancini. Siamo partiti molto presto da scuola e, dopo quasi tre ore di viaggio, siamo arrivati vicino ad un paesino di nome Settefrati. Qui abbiamo conosciuto la nostra guida e quella della prima. La nostra guida si chiamava Maria e lei ci ha guidato dentro il parco , raccontandoci notizie molto interessanti. Ad esempio che il parco non è recintato, gli animali non sono tenuti nelle gabbie ma sono liberi di stare dove vogliono comunque sotto osservazione e controllo, ci sono più di 150 sentieri che sono percorribili da tutti anche se, per alcuni tratti, tortuosi, e per finire il parco può essere visitato da tutti senza alcun costo di ingresso.
Inoltre la nostra guida ci ha spiegato che il parco è diviso in quattro zone: la zona A, è una zona vietata ai visitatori; la zona B, è la zona da cui partono tutti i sentieri; la zona C dove ci sono i posti riservati all’agricoltura e all’allevamento; la zona D è la zona del parco abitata. A sentire la notizia che delle persone siano così fortunate da vivere in un posto come quello, ho cominciato a provare un pochino di invidia, come si dice a Roma, “ho rosicato un pochino” !!!
Dopo le spiegazioni, la guida ci ha proposto di fare dei giochi: il primo e il più importante era un gioco in cui dovevamo assumere delle diverse posizioni rispetto ad un albero. Poi dovevamo definire l’albero con gli aggettivi che ci venivano in mente dalla posizione in cui ci trovavamo. Poi con questi aggettivi abbiamo composto una poesia. Un altro gioco è consistito nell’utilizzare delle cornici vuote, che ci ha fornito la guida, per comporre dei quadri posizionandole intorno a quello che la natura ci offriva, un fiore, un sasso, ecc. A queste composizioni dovevamo dare dei nomi.
Siamo subito ripartiti per fare una scampagnata nel bosco. Dopo quasi mezz’ora di cammino, ci siamo fermati ad un bivio dove la professoressa ci ha letto un diario di una giuda in pensione. La professoressa ci ha letto di ragazzi di città come noi, che andavano a visitare il parco ma che dimostravano di avere timore per le cose naturali, come il togliersi le scarpe per camminare a piedi nudi sul prato. La guida, dopo aver fatto leggere il diario alla professoressa, ci ha detto di trovarci un posto a nostro piacimento, dove dovevamo scrivere quello che stavamo provando in quel momento. Io ho scelto di stare seduto sulle radici di un albero da dove potevo ammirare la bellezza della valle fino a vedere il piccolo fiume Anneto. Ho scritto: “mi trovo seduto sulle radici di un albero dopo una lunga passeggiata attraverso il parco. Anche se sono stanco, posso dire che del parco mi piace tutto, è un posto dove non ero mai stato ed è magnifico, non si vede un palazzo, niente macchine, o gente che “gira”. La poesia che ha letto la professoressa, mi ha fatto sentire parte di questo magnifico e magico posto”.
Dopo abbiamo raggiunto la prima E che stava ancora banchettando vicino ad una cascata e ci siamo aggregati al banchetto. Dopo la scorpacciata ci siamo incamminati verso il punto di partenza.
Arrivati, siamo saliti sul pullmann che ci ha portato in un paesino dove c’era un piccolo palazzo dove avevano allestito una camera con i quattro animali imbalsamati caratteristici del parco (l’orso marsicano, il lupo, il camoscio e il cervo). La guida ci ha poi spiegato come è composto il cranio di un cervo e di un capriolo. Ci ha fatto sentire il verso del cervo e dell’orso morsicano che è un’ orso che si trova solo nel parco nazionale d’Abruzzo.
Abbiamo anche visto un filmato degli animali del parco e dei loro comportamenti.
Ci siamo ricongiunti con la prima e siamo andati al pullmann per tornare alla nostra amata Roma, seppur inquinata.
Rincoboy

Il parco Nazionale d'abruzzo


Caro diario,

oggi sono andato, con la prima E, la terza F e la mia classe, terza E, a vedere il Parco Nazionale d'Abruzzo. Possiamo dire che nel complesso mi sono di vertito, eccetto qualche piccolo inconveniente e una grossa delusione...non ho visto nemmeno un animale!! Prima di andare, la visita mi eccitava molto perchè avrei visto gli orsi, i lupi....ma ti sembrerò troppo ingenuo, perchè era quasi impossibile vedere animali da quella posizione. Però è stato carino. La nostra guida, Maria, ci ha fatto fare diverse attività all'aperto: la visione dell'albero da angolazioni diverse, i "quadri floreali", e poi....sorpresa!! Un lupo, un orso e un daino (almeno credo) inbalsamato. Abbiamo sentito versi di animali da una macchina che li riproduceva esattamente come erano nella realtà (duravano più di una mia esultanza a un gol della Roma). Devo dire che comunque è stato simpatico passare una giornata all'aperto...ah scusa...quasi dimenticavo....nel bel mezzo della nostra gita ci siamo fermati in un luogo chiamato: l'angolo del pensiero (o qualcosa del genere) dove a ognuno di noi è stato dato un foglietto di carta e una matita dove abbimo scitto i nostri pensieri sulla visita sino ad allora. Ora è veramente tutto amico mio...ci sentiamo presto.

IL Parco Nazionale d' Abruzzo



Caro Diario
Oggi siamo andati al Parco Nazionale d' Abruzzo.
E' stata un pò dura svegliarsi molto presto per prendere il bus ma quando siamo arrivati ne è valsa la pena.

Appena arrivati la nostra guida ci ha detto alcune cose sul parco e subito dopo ci siamo recati verso un faggio e abbiamo fatto una specie di gioco nel quale alcuni ragazzi dovevano osservare il faggio da vari punti di vista e dopo dovevano esprimere quello che vedevano con alcuni aggettivi poi ci siamo divisi in due gruppi, uno doveva fare una poesia con gli aggettivi e l'altro doveva fare dei quadri usando quello che trovavamo in natura. Dopo questa attività ci siamo recati verso una cascata dove ci siamo fermati per il pranzo.Dopo ci siamo recati di nuovo sul bus che ci ha portato in un paesino dove abbiamo visto alcuni resti di animali tipici del parco e un video, finito il video abbiamo salutato la nostra guida e siamo tornati sul pulman per tornare a casa. Ora sono molto stanco e ti saluto.
Luca

PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO



Il 9 maggio la mia classe, la 1e e alcuni ragazzi della 3f siamo andati a visitare il Parco Nazionale d'Abruzzo.
Arrivati abbiamo subito conosciuto le due guide che ci hanno accompagnato per tutta la giornata. Così siamo stati divisi in due gruppi, noi terze siamo stati guidati da una ragazza di nome Maria. Per prima cosa ci ha spiegato che il Parco Nazionale d'Abruzzo comprende tre zone: Lazio, Molise e Abruzzo. In questo Parco ci sono tre principi inportanti tra cui la conservazione, l' educazione e la ricerca scentifica:
-CONSERVAZIONE:tutela di animali e vegetali
-EDUCAZIONE:rispettare l'ambiente
-RICERCA SCENTIFICA:agli studiosi si offre la possibilità di un laboratorio all'aperto.
In questa zona sono molto importanti alcuni animali tra cui l'Orso marsicano e il Camoscio.
L'ultimo assume durante il periodo invernale un colore del manto molto particolare.
Il Parco si suddivide in quattro zone:
A. riserva integrale (zone dove non è possibile accedere)
B. zona aperta a tutti
C. campagna(allevamento e agricoltura)
D. sviluppo(Paesi che si trovano nelle vicinanze del Parco)
Dopo aver ascoltato queste informazioni abbiamo svolto delle attività.
Abbiamo osservato il faggio, un tipo d'albero, e la nostra guida ha posizionato alcuni di noi vicino ad esso; bisognava dire degli aggettivi che poi sono stati utilizzati per creare una poesia sulla natura.
Mentre alcuni trascrivevano la poesia, altri dovevano creare dei quadri sull'ambiente naturale e attribuire un nome all'opera.
Prima di consumare il pranzo abbiamo fatto una passeggiata per il sentiero e ci siamo fermati per ascoltare un racconto che la nostra professoressa ha letto e, dopo aver trovato un posto magico (posto dove poter riflettere per scrivere), dovevamo trascrivere il nostro pensiero.
Il mio pensiero è stato " Finalmente oggi sono stata a stretto contatto con la natura e ho potuto ascoltare il canto degli uccelli, il suono dell'acqua e il profumo della natura. E'un ambiente che mette estrema serenità"
Terminate le letture ci siamo incamminati lungo la cascata per mangiare e abbiamo scattando anche delle foto.
Infine, abbiamo fatto l'ultima passeggiata, osservando altri alberi. Succesivamente abbiamo ripreso il pullman che ci ha accompagnati alla sede delle guardie del Parco per vedere un filmato che riguardava gli animali e sono stati mostrati dei resti di corna.
Terminato il tutto abbiamo salutato e ringraziato e ci siamo rimessi in viaggio per Roma.

- GIULIOTTA-


sabato 12 maggio 2007

Parco Nazionale d' Abruzzo




Mercoledì 9 maggio siamo andati al Parco Nazionale d’ Abruzzo.
Per arrivare in orario abbiamo preso il pullman alle 7,30 e abbiamo fatto due ore di viaggio. Appena arrivati siamo stati divisi in due gruppi ognuno con una guida. Dopo alcuni minuti di spiegazione da parte della guida, ci siamo incamminati e la guida ci ha portato in un boschetto dove ha scelto quattro persone, fra le quali io, e ci ha fatto mettere ognuno in una posizione diversa per osservare un faggio, io mi sono dovuto sdraiare per terra, a quel punto ci ha fatto dire per ognuno due aggettivi per quell’ albero, dopo di che la guida ha scelto altri ragazzi e ci ha fatto comporre una poesia con quegli aggettivi, mentre gli altri con delle cornici di cartone incorniciavano una parte del prato. Finite queste attività ci siamo incamminati e dopo un quarto d’ ora la guida ci ha fermato, ci ha dato un foglietto e una matita per uno e ci ha detto di trovarci un posto in mezzo al bosco e ci ha detto di scrivere i nostri pensieri sulla natura circostante, io ho scritto:” Appoggiati sul muschio ci si può rilassare ascoltando la cascata e il cinguettio degli uccelli”. Poi ci siamo rimessi in cammino e siamo andati a mangiare davanti ad una cascata. Finito di mangiare siamo tornati al pullman e siamo andati in paese al centro del Parco Nazionale d’ Abruzzo dove prima la guida ci ha fatto vedere il cranio di un lupo e di un’ orso e dopo ci ha fatto vedere un filmato sugli animali del parco. Finito il video siamo andati al pullman e siamo tornati a casa.

Tancredi

Il Parco Nazionale d'Abruzzo,Lazio e Molise


Caro diario,
oggi sono andato al parco nazionale d'Abruzzo con la mia classe, con la terza f e con la prima e. Ovviamente ci ha accompagnato la prof.ssa di scienze insieme alla prof.ssa d'italiano. Mi sono dovuto svegliare alle sei e mezza, fortuna che mia nonna si sveglia alle sei. Sono arrivato sul pullman molto assonnato ma mi sono svegliato ascoltando la musica. Il viaggio è stato abbastanza lungo. La zona vicino a Frosinone non l'avevo mai vista. E'una zona molto bella perchè pulita e tranquilla. Il pullmann ci ha portati all'ingresso del parco dove ci aspettavano due guide. La prima è andata con una guida e noi insieme ai ragazzi dell terza f siamo andati con un'altra guida. La guida ci ha cominciato a spiegare la storia del parco. Il parco si estende in tre regioni: Lazio, Abruzzo e Molise. Nel parco ci sono vari animali:l'orso marsicano (il più bello), il camoscio, il cervo, l'aquila, e il lupo. Osservandomi intorno ho visto quell' immenso verde e ho desiderato di essere un'aquila che sorvolava quelle splendide cime. Camminando, la guida ci ha portati sotto ad un faggio. Il faggio è l'albero più presente nel parco; la guida ci ha mostrato i frutti del faggio dicendo che l'orso ne è molto ghiotto. Ci ha poi divisi in due gruppi, il mio gruppo doveva incorniciare il suo quadro perfetto senza staccare i fiori dal prato. Il mio l'ho chiamato"natura viva e natura morta"dato che c'erano dei fiori con un sasso. Camminando ci siamo fermati sotto una faggieta dove la prof.ssa ha letto un testo tratto dal diario di una guida del parco andata in pensione. La guida ci ha fatto scrivere un pensiero sul parco. Io ho scritto che questo parco mi ha permesso di evadere dalla vita quotidiana e da Roma. La natura a me piace tanto e il parco mi ha permesso di godermela sdraiandomi sui prati e chiudendo gli occhi così da ascoltare il canto degli uccelli. Finita questa attività siamo andati a mangiare vicino a una cascata dove ci siamo incontrati con la prima. Una volta mangiato siamo andati a prendere il pullman all'entrata e siamo andati ad Alvito dove abbiamo visitato il museo. Lì c'erano il lupo, il cervo e l'orso marsicano imbalsamati. Abbiamo visto anche un documentario sul parco. Salutata la guida ho comprato il libro della guardia del parco che si chiama"i due giorni dell'orso". Preso il pullamn siamo tornati a Roma verso le sette. Ed ora eccomi qui a raccontarti della mia giornata. Mamma mi sta chiamando per cena, devo andare.
Antonio

IL PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO






Caro diario,

Oggi sono andato al parco nazionale d'abruzzo, insime alla mia classe, alla I E e ad alcuni ragazzi della III F.
Ci hanno accompagnati la prof. Palmisano e la prof. Mancini.
Le guide ci hanno divisi un due gruppi, uno delle terze e uno della prima, Maria, la nostra guida, ha incominciato a parlarci della storia del parco, delle zone che ci sono, e ci ha mostrato la cartina del parco.
Ci ha spiegato che questo parco ospita l'orso bruno unico al mondo in via di estinzione, l'orso Marsicano, ma il parco è anche unico in tutta Italia per il camoscio d'abruzzo e per piante come l'iris.
Abbiamo incominciato la visita con un giochino, la giuda ha chiesto quattro volontari e li ha messi ad osservare un albero da quattro prospettive diverse.
Poi ognuno doveva dare due aggettivi, con cui un gruppo doveva fare una poesia, invece l'altro gurppo doveva fare dei dipinti naturalistici su un prato.
Finito il gioco ci siamo messi in cammino verso la cascata dove abbiamo pranzato, ma prima di raggiungere la cascata ci siamo fermati, la giuda ha fatto leggere alla prof. una pagina di diario.
Poi abbiamo cercato un angolo angolo magico dove abbiamo scritto un pensiero sulla natura.
Io ho scritto:
La natura ci dà un grandissimo aiuto perchè non dare una mano alla natura?
Scritta questa frase, abbiamo raggiunto la cascata, abbiamo pranzato e la giuda ci ha fatto avvicinare alla cascata per farci sentire quanto è fredda l'acqua.
Quando tutti avevano finito ci siamo incamminati verso il pullman, e siamo andati alla sede del parco.
Nella sede abbiamo approfondito il tema degli animali osservando delle imbalsamzioni e dei crani.
Finita la spiegazione, abbiamo visto un filmato che non spiegava ma faceva vedere i posti più belli del parco con una musica rilassante.
Dopo quest'ultima attività è finita la visita al parco nazionale d'abruzzo e siamo andati nel pullman per tornare a Roma.
Nel pullman abbiamo seguito la finale di Coppa Italia, Roma-Inter, 6-2.
Comunque la visita è stata unica con un pesaggio unico, anche se preferivo camminare nel bosco e vedere qualcosina in più invece di fare giochi per bambini che secondo me non sono serviti a niente.

Matty Matto

La visita al Parco Nazionale D’Abruzzo



Mercoledì 9 maggio siamo andati al Parco Nazionale d’Abruzzo con le prof Mancini e Palmisano e con la prima E.
Arrivati al Parco Nazionale, abbiamo incontrato la nostra guida che si chiama Maria che ci ha fatto fare una passeggiata con la terra nel comune di Sette Frati.
La nostra guida ci ha comunicato il fine di questa visita è di tutelare la conservazione del ambiente che ci ritroviamo intorno a noi.
Inoltre Maria (la guida) ci ha spiegato che questo parco è il più importante d’Italia perché qui vive l’orso marsicano, ma anche perché ci sono piante come l’iris marsica e altri animali come il camoscio d’Abruzzo che è il camoscio più bello d’Italia, che è dotato di un pelo rarissimo.
Ci ha anche fatto osservare che l’orso è il simbolo del parco!!
Ogni parco ha delle regole: per esempio è vietato portare i cani perché possono portare delle malattie agli animali del parco.
In più questo Parco offre anche la possibilità di studiare la natura, non in uno studio ma all’aperto, ci ha detto che in questo parco troviamo quattro zone:
zona A = riserva integrale
zona B = i sentieri (più di 110)
zona C = campagna e agricoltura
zona D = lo sviluppo (i paesi)
sparse in 130 mila ettari .
Questo parco contiene anche tre ambienti differenti: 1 roccioso (dove vivono i camosci); 2 forestale; 3 acquatico; e noi abbiamo visitato proprio questi ultimi due.
L’albero più diffuso è il faggio che occupa l’80% del parco, e produce anche un frutto che viene mangiato da molti animali del parco.
Dopo averci spiegato tutte queste cose la guida ci ha fatto fare dei giochi con la natura come per esempio fare dei quadri con delle cornici che ci ha dato lei, con i fiori e i sassi ma senza strappare dal terreno niente.
Ci ha accompagnato fino ad una cascata dove abbiamo mangiato e sentito quant’era fredda l’acqua della cascata.
Dopo siamo tornati indietro per un altro sentiero in discesa, molto più semplice del primo.
Poi, ritornati sul pulman, siamo andati in una delle loro sedi dove Maria ci ha spiegato diverse cose sui crani di alcuni animali.
Infine abbiamo visto un filmato senza spiegazioni in modo che tutti gli uomini lo possano vedere. Alla fine siamo tornati sul pulman dove abbiamo sentito alla radio l’andata di Roma – Inter che è finita 6 a 2!!!


Ecco la frase che ci ha fatto scrivere la guida Maria:
Secondo me è già un grande sollievo sapere che ci sono dei parchi come questo dove troviamo tutta questa natura, ma sicuramente non è abbastanza, e bisognerebbe far capire al mondo intero che riciclare rende il mondo migliore.

AmIcO FrItZ

il parco Nazionale d'Abruzzo



Mercoledì 9 maggio 2007 io, la mia classe, la prima E ed alcuni alunni della terza F siamo andati a visitare il parco Nazionale d’Abruzzo accompagnati dalle professoresse Palmisano e Mancini. Siamo partiti da via Lorenzo il Magnifico intorno le 7.30 del mattino e siamo arrivati nel parco alle 10.00. Appena arrivati sul posto abbiamo atteso per qualche minuto le guide, ci siamo divisi in due gruppi: la prima era accompagnata da una guida e le due terze da un’altra guida. La nostra guida si chiamava Maria e ci accompagnato per tutto il nostro lungo percorso. Maria ci ha spiegato che il parco comprende quattro zone: la zona A che è vietata ai visitatori perché ci sono delle specie animali e vegetali in via di estinzione, la zona B dove noi avremmo percorso il nostro tragitto, la zona C dove ci sono degli allevamenti di animali e infine la zona D dove vi sono dei piccoli paesi.

Subito dopo la nostra guida ci ha fatto fare dei piccoli giochi: ha eletto quattro dei nostri compagni per farli mettere vicino ad un faggio con posizioni diverse. Ognuno di questi compagni doveva esprimere degli aggettivi per gli alberi che cambiavano rispetto alla posizione che ognuno aveva. Dopo questo esperimento Maria ci ha diviso in due gruppi. Il primo gruppo, quello di cui facevo parte anche io, doveva costruire una poesia con gli aggettivi che i nostri amici avevano manifestato e l’altro gruppo doveva fare dei “quadri” con delle semplici cornici ( fornite dalla guida ) appoggiandole sul terreno in modo tale da formare dei “quadri”. Dopo questi due giochi abbiamo iniziato la nostra avventura nella natura. Dopo un ora di cammino e di spiegazioni su delle specie vegetali, Maria ci ha fatto riposare e nel frattempo ci ha fatto scrivere un pensiero su ciò che avevamo fatto fino ad allora. Prima però ha fatto leggere alla nostra professoressa una pagina di diario di una guida che spiegava il rispetto per la natura. Subito dopo abbiamo ripreso a camminare e più tardi ci siamo fermati per mangiare proprio a fianco ad una cascata. Il posto era molto suggestivo e la guida ci ha fatto toccare l’acqua della cascata e devo dire che era abbastanza fredda ! Tornati al pullman, ci siamo recati in un paesino distante pochi chilometri da lì. In quel paese c’era un centro del parco Nazionale dove Maria ci ha illustrato le diverse specie animali e vegetali che si trovano nel parco. L’animale che mi ha colpito di più è stato l’orso Marsicano che si trova soltanto nel parco Nazionale d’Abruzzo. Successivamente la guida ci ha fatto vedere un video che rappresentava tutte le specie presenti nel parco. Finito questo video siamo andati a riprendere il pullman che ci attendeva a pochi metri dal centro. Durante il viaggio di ritorno abbiamo ascoltato la partita Roma-Inter alla radio e infine siamo tornati a Roma verso le 19.00. È stata una giornata ricca di emozioni e molto affascinante. La natura è una cosa bellissima e penso che ognuno di noi la debba rispettare.

_GiAnMaRcO_


venerdì 11 maggio 2007

Passeggiata nel verdeggiante bosco...




Caro Diario,
Oggi è stata una giornata fantastica! Mi sono svegliata presto (alle 6 e mezza... Crollavo dal sonno!) e sono andata al Parco Nazionale del Lazio!!!!! Che bello che è stato! Il viaggio è stato tranquillo (non ho fatto altro che parlare con le ragazze di prima e con Vladimir...) e siamo arrivati in un grande spiazzo completamente circondato da vegetazione lussureggiante! Appena arrivati, ci hanno accolto due guide: quella della mia classe e delle poche persone della IIIF si chiamava Maria e ci ha inizialmente fatto un' introduzione sul parco. In seguito, siamo andati in una specie di radura circondata dai faggi. Lì, la guida ha posizionato alcuni ragazzi attorno all'albero e gli ha fatto dire 2 aggettivi ciascuno riguardo alla pianta. Poi ci ha divisi ingruppi: il primo gruppo (il mio) ha dovuto scrivere una poesia sul faggio usando gli aggettivi di ognuno, mentre l'altro ha fatto dei "dipinti" con i fiori. Ecco la poesia:

GRANDE FAGGIO

Faggio,
Oh grande faggio,
Liscio e rugoso al tempo stesso,
Oh verde albero,
te bello, ramificato, altero,
alto e possente
orgoglioso veramente.
Duro e sovrano,
Guardiano del bosco
Rassicurante e diafano!

Bella, vero? ;-)
Poi, ci siamo incamminati verso la cascata (luogo in cui avremmo mangiato) e a metà strada ci siamo fermati ad ascoltare un diario di una vecchia guida letto dalla prof. Subito dopo, abbiamo scritto delle riflessioni sulla giornata trascorsa: ecco il mio.

"Natura, natura, natura: una parola così piccola, per Mondo così grande: un mondo che si sta perdendo, che stiamo facendo perdere. Noi uomani ci mettiamo molto a capire e poco a dimenticare: molto a capire la nostra distruzione, poco a dimenticare che anche noi facciamo parte di questo mondo. Adesso il canto degli uccelli, il suono del vento, il rombo della cascata mi sussurrano un unico, grande "Aiuto". Perché non ascoltarlo?"

In seguito, ci siamo incamminati e nel giro di un quarto d'ora stavamo già pranzando sui massi circostanti una gloriosa cascata d'acqua limpidissima: mi sono messa a mangiare con le mie compagne in un punto così vicino alla cascata che ogni tanto arrivavano folate di vento e goccioline! Che bello!
Dopo pranzo siamo tornati al pulman e siamo andati in un paesino, dove abbiamo visto i crani ed alcuni animali imbalsamati simbolo del parco (l'Orso Marsicano, il Lupo, il Camoscio, il Cervo e il Daino) ed infine abbiamo un visto un video che faceva vedere le abitudini delle animali con il sottofondo musicale.
L'unica nota negativa della giornata è stata la radiocronaca a tutto volume della partita che mi sono dovuta sorbire per tutto il viaggio di ritorno... Vabbè, nulla è perfetto.
Ora è veramente tutto. Ti saluto.

Saphira94

Visita al parco nazionale d' Abruzzo


Il giorno mercoledì 9 aprile siamo usciti con la 3E e parte della 3F per andare al Parco Nazionale d’ Abruzzo. Siamo partiti alle 7.30 e siamo arrivati alle 10.30. Dopo aver fatto merenda, ci siamo divisi in due gruppi; il nostro, formato da tutta la 1E, si è riunito in cerchio con la Prof. essa Mancini e la nostra guida, Gerardo che ha parlato del parco dicendoci che è nato nel 1922 per salvaguardare alcuni animali come gli orsi, i lupi, le volpi, le aquile reali, i cinghiali etc. Gerardo ci ha fatto osservare che il prato era pieno di fiori e ce ne ha mostrati alcuni, ci ha detto che gli animali, le piante e l’ uomo sono collegati al sole. Dopo ci ha dato delle cornici con le quali dovevamo fotografare (per finta) il posto più bello. Più tardi abbiamo seguito il sentiero attraverso una faggeta dove Gerardo ci ha spiegato come sapere l’ età di un faggio attraverso dei semplici calcoli. Attraversando il sentiero abbiamo visto una grotta che prima era abitata dagli animali e abbiamo ascoltato i cinguettii degli uccelli. Il sentiero era coperto da uno spesso strato di foglie e noi sprofondavamo ad ogni passo; poco dopo siamo arrivati ad una piccola cascata dall’ acqua limpida e fredda dove abbiamo pranzato. Dopo aver pranzato ci siamo diretti verso la sede del parco che ha luogo in un paese poco lontano, dove abbiamo visto un filmato sugli animali che vivono nel parco e dove Gerardo ci ha mostrato un plastico del parco. Siamo subito ripartiti e durante il viaggio abbiamo ascoltato la partita “ Roma – Inter ” alla radio, siamo arrivati a casa puntuali alle 19.30.
Agnese

Visita al parco


Caro diario,
oggi, 9 maggio, con la mia classe e insieme alla III E e ad alcuni ragazzi della III F sono andato al Parco Nazionale d’Abruzzo; ci hanno accompagnato le professoresse Mancini e Palmisano.
Il viaggio in pullman non è stato dei migliori, anche perché all’andata ho sofferto di mal d’auto e ho anche rimesso; al ritorno, invece, è andata anche peggio, perché ho dovuto vedere la squadra per cui faccio il tifo perdere pesantemente.
Come certamente saprai il Parco, il primo in Italia, fu istituito nel 1921, con lo scopo di preservare alcune tra le specie faunistiche italiane più importanti: lupo, camoscio d'Abruzzo, aquila reale, lince ed orso bruno marsicano, oltre a moltissime specie vegetali.
Il parco è compreso per la maggior parte (circa¾) nella provincia dell’Aquila in Abruzzo, e per la parte restante in quella di Frosinone nel Lazio ed in quella di Isernia in Molise.
Io ero stato già due volte al Parco Nazionale, nella zona di Pescasseroli; oggi invece siamo andati nella parte laziale del Parco, esattamente nella zone del comune di Settefrati; lì abbiamo incontrati la nostra guida, Gerardo, una persona molto simpatica. Purtroppo, per quanto riguarda l’osservazione degli animali, la visita non è stata molto fortunata, perché non abbiamo visto nulla, solo impronte fresche di cervo. In compenso abbiamo potuto osservare tantissimi fiori, tra cui alcuni tipi di orchidee selvatiche, di violette e di margherite.
Molto bella è stata la passeggiata che abbiamo fatto nel bosco, e bellissimo è stato camminare su letti di foglie così profondi da arrivare a volte sino alle ginocchia; al termine della passeggiata siamo arrivati ad una cascata molto suggestiva, vederla mi ha dato sensazioni di leggerezza, di freschezza e di felicità. Al ritorno, forse anche perché oramai eravamo abituati al percorso, la passeggiata è stata meno faticosa; è stato bello camminare respirando aria così pulita e in mezzo al profumo dei pini.
Dopo la passeggiata abbiamo ripreso il pullman e siamo andati nel paese di Alvito, dove, in una sede del Parco, abbiamo visto prima un filmato sul parco e poi alcuni animali imbalsamati, tra cui un lupo, un orso e un camoscio. Abbiamo anche potuto vedere un plastico che riproduceva tutta la zona del Parco. Dopo aver terminato questa visita purtroppo abbiamo dovuto ripartire per Roma.
Edoardo

Il parco nazionale d' Abruzzo


Caro Diario,
Oggi 09/05/07 siamo andati,con la 3 E al Parco Nazionale D’Abruzzo. Ero felicissimo di poter rivedere le verdi montagne ed ero anche un po’ curioso perché prima d’ora non ero mai stato in una riserva naturale. Ci hanno accompagnati la prof.ssa Palmisano e la prof.ssa Mancini. Il viaggio in pullman è stato molto noioso a causa della distanza considerevole.
Appena arrivati ci aspettava Gerardo,la nostra guida, che ci ha parlato un po’ della storia del parco, poi, siamo andati sul sentiero Natura, dove abbiamo osservato alcuni tipi di alberi e alcuni tipi di foglie. Dopo una bella camminata abbiamo sostato e ci è stato concesso di andare in “Bagno” cioè dietro le rocce. Camminando sono caduto sei volte per via del terreno accidentato e ci siamo fatti quattro risate. Ci siamo recati alla cascata, che mi ha suscitato un senso di leggerezza e gioia,era bello stare a vedere quell’acqua cristallina e fredda.
Siamo andati anche in un paese dove abbiamo visitato un museo dove c’erano una lupa e una lince imbalsamati e la guida ci ha fatto toccare un corno di un cervo,abbiamo visto anche un video riguardante il Parco,abbastanza interessante, e poi a malincuore siamo andati a riprendere il pullman.Mi sono divertito molto e spero di ritornare presto.
Francesco

Visita al parco nazionale d' Abruzzo


Caro diario,
mercoledì 9 maggio, noi della prima E, insieme ai ragazzi delle terze E ed F, accompagnati dalle professoresse Palmisano e Mancini siamo andati a visitare il Parco Nazionale d’Abruzzo, precisamente siamo andati nella località Val Canneto.
Appena arrivati, la nostra guida di nome Gerardo ci ha spiegato la storia del parco. In più ci ha fatto vedere vari tipi di fiori, ad esempio le orchidee selvatiche e i ginestrini.
Con Gerardo abbiamo fatto due tipi di giochi: nel primo gioco noi alunni rappresentavamo degli elementi naturali (acqua, sole, vento…) e dovevamo tenere un grande spago blu che ci univa; nel secondo gioco invece Gerardo ci ha dato delle cornici di cartone e noi con esse dovevamo inquadrare il luogo, secondo noi, più bello del parco.
Subito dopo aver fatto questi due giochi abbiamo iniziato l’escursione. Non avevo mai fatto una “vera” escursione, è stato bellissimo passeggiare sotto la faggeta a contatto con la natura. Ad un certo punto siamo arrivati in un piccolo sentiero di montagna e Gerardo ci ha detto di ascoltare i suoni della natura, il rumore dell’acqua della cascata e il cinguettio degli uccellini.
Dopo qualche minuto siamo arrivati ad una cascata dove la nostra guida ci ha fatto arrampicare su dei massi di pietra per sentire la temperatura dell’acqua: era gelida!
Proprio durante il pranzo, davanti alla cascata, Gerardo ci ha dato dei bigliettini sui quali dovevamo scrivere ciò che provavamo guardando la cascata, io ho scritto: “Guardando la cascata provo un senso di libertà”.
Dopo aver mangiato siamo andati con il pullman in un paesino di nome “Alvito”, dove si trova la sede delle guide del Parco Nazionale d’Abruzzo. Nella sede abbiamo visto un documentario sul parco, degli animali imbalsamati e un plastico del parco.
La giornata è passata in fretta e purtroppo alle cinque dovevamo già ripartire. Tornati a Roma eravamo felicissimi perché eravamo stati una “giornata intera” nella natura, lontani dalla nostra città caotica!
Francesca

Visita al parco nazionale d' Abruzzo


10 – 05 – 07
Caro diario ,
Ieri 9 – 05 -07 abbiamo visitato ‘il parco Nazionale d ‘ Abruzzo, insieme alla 3 E e alle professoresse Mancini e Palmisano . Siamo partiti da scuola alle 7 e 30 e siamo arrivati lì alle 10:00 circa . Appena siamo arrivati ci ha accolto la nostra guida di nome Gerardo; subito ci ha fatto mettere in cerchio e ci ha spiegato perché è stato costruito il parco e ci ha detto quali sono gli animali più importanti . Dopo questa breve introduzione ci siamo incamminati in uno dei tanti sentieri del parco , dove abbiamo fatto una specie di gioco con delle cornici di cartone con la quale dovevamo fare finta di fotografare un ambiente. Dopo questo gioco abbiamo continuato la nostra camminata nel sentiero . Durante la passeggiata abbiamo visto dei bellissimi fiori che si trovano solo nel parco perché sono rari , come la ginestrine e le orchidee. Camminando , camminando siamo giunti vicino a un torrente , dove abbiamo scritto un nostro pensiero sull ‘ ambiente circostante, il mio pensiero è stato : La cascata a me suscita : libertà, tranquillità e leggerezza. Dopo ciò ,abbiamo pranzato . Finito di mangiare ci siamo avviati al pulmam . Siamo saliti sul pulmam e ci siamo recati in un paese di nome Alvito dove abbiamo visto un filmato sul parco e abbiamo visto il plastico del parco e gli animali principali del parco. Da Alvito siamo ripartiti per Roma . Questa visita mi è piaciuta molto per vari motivi uno di questi è perché ho visitato un posto nuovo lontano dal traffico cittadino e dallo smog !!!!!!!!
Ilaria

Parco nazionale d' Abruzzo


Mercoledì nove maggio siamo andati al Parco nazionale d’Abruzzo (parte laziale) dove abbiamo fatto un’escursione nei boschi.
Il parco nazionale d’Abruzzo è una riserva naturale che ospita animali e piante in via di estinzione.
Venne istituito nel 1922 in Abruzzo, attualmente occupa gran parte del territorio abruzzese, una parte di quello laziale e una parte di quello del Molise.
La “mascotte” del parco è l’orso che, un tempo in via di estinzione, fu il primo animale di cui si occuparono i naturalisti del parco del quale oggi si contano molti esemplari.
Altre specie di animali presenti in questo parco sono: i lupi, le linci, i caprioli, i camosci e tante altre specie.
I lupi, un tempo quasi estinti (se ne contavano solo due o tre esemplari), oggi sono molto comuni nei boschi della riserva e, cosa più interessante, alcuni esemplari sono riusciti persino ad arrivare in Francia e a popolarla, tanto che, alcuni pastori francesi, venivano in Italia per studiare i loro comportamenti e come difendersi in caso di qualche attacco alle loro greggi.
I caprioli e i camosci vivono solo al di sopra di 1000-1500 metri di altitudine dove il territorio è per lo più roccioso e con dei tratti erbosi dove questi animali possono sfamarsi e vivere senza il pericolo di predatori o dell’uomo.
Vi sono anche molti tipi di uccelli tra i quali: l’aquila reale e il falco che fanno i loro nidi sui dirupi.
Passando per il bosco si possono trovare orme di animali, sentire gli uccelli che cinguettano sui rami degli alberi o ascoltare il suono dei ruscelli che si infrangono sulle rocce o delle cascate che vi sono nel parco.
Quest’uscita con la classe mi è piaciuta molto perché mi ha insegnato la differenza che c’è tra la natura e le città inquinate.
Giordano C.

Al parco nazionale d' Abruzzo


Caro diario,

ieri, 9 Maggio 2007, siamo andati a visitare il Parco Nazionale d' Abruzzo.
L' appuntamento era stabilito davanti al tabaccaio vicino scuola alle 7:30, ma alla fine la professoressa Mancini ha deciso di incontrarci davanti alla scuola.
Tutti riuniti davanti scuola a contare se c' eravamo tutti, i ragazzi di prima emozionati e non vedevano l' ora di visitare il parco invece quelli della terza aspettavano o solo che iniziasse la partita Roma-Inter.
Io all' andata, sul pulman, stavo vicino a mio fratello Federico, a sentire la musica.
E dopo 2 ore di pulman finalmente siamo arrivati e tutti sapevamo che ci aspettava una lunghissima e durissima camminata tra le montagne. La guida si chiamava Gerardo.
Le classi si sono divise: le terze con la professoressa Palmisano e le prime con la professoressa Mancini.
Abbiamo iniziato con il vedere vari tipi di fiori. Poi Gerardo ci ha fatto mettere tutti in cerchio, per giocare un po’ ha preso un gomitolo di filo e l' ha fatto valere come il sole che serviva per vivere agli animali e il filo l' ha fatto passare a chi diceva un animale tipico del parco. Io avevo detto l'aquila reale, alla fine vedevi tutto un incrocio di fili di gomitolo. Poi Gherardo ha detto che al suo tre dovevamo lasciare il filo, 3..2..1..e tutti hanno lasciato il filo.
Dopo il gioco iniziava la vera sfida contro di me, cioè la camminata nel bosco.
Dopo salite curve e finalmente discese Gerardo ci ha fatto fermare a riposarci e ci ha mostrato vari tipi di albero che vi sono nel parco e le lettiera che dopo diventa humus. Dopo ancora salite discese e curve cominciavamo a sentire il rumore di un ruscello e qua Gerardo ci ha fatto fare il terzo gioco di camminare uno a uno finché lui non ti chiamava in silenzio e ascoltare la natura.Dopo abbiamo camminato ancora per un po’ e abbiamo trovato uno spettacolo magnifico, la cascata. L' acqua era limpida e pure fredda! E li ci siamo fermati a fare il pranzo.Il mio panino l' ho mangiato su uno scoglio insieme a Leonardo e Marco. La guida ci ha dato dei foglietti e dovevamo metterci in un posto in silenzio e scrivere cosa ci suscitava la cascata, io ho scritto" La cascata mi suscita tranquillità e pace"e Gerardo ha detto
che andava benissimo. Siamo ritornati indietro e qui ho fatto la mia prima caduta nel parco, sono scivolato sulle piante.
Siamo andati a vedere un filmato su un televisore grande in un paesino vicino. sul comò vicino il televisore c' era una puzzola finta ma io ho creduto che fosse vera e mi sono spaventato, era fatta benissimo. siamo andati dopo il filmato in un altra stanza vicina e ci hanno fatto vedere un plastico del parco nazionale in vetrina. E qui abbiamo salutato Gerardo e siamo andati sul pulman per il ritorno e abbiamo sentito in radio la partita e tutti ad esultare per la Roma che ha vinto 6-2.
GIANMARCO

Visita al parco nazionale d' Abruzzo


Caro diario,
mercoledì 9 maggio 2007,noi della prima E con la terza E, accompagnati dalla professoressa Palmisano e dalla professoressa Mancini siamo andati a visitare Parco Nazionale d’ Abruzzo.
Io ero molto emozionata perchè non ero mai stata in una riserva naturale grande e ricca di animali e piante come quella !!
La nostra guida , Gerardo , ci ha guidato attraverso i sentieri e ogni tanto ci dava consigli sulle cose da fare ; ci ha mostrato tante specie di fiori diversi, tipo le orchidee, tra cui la scarpetta di Venere,la genziana e il giaggiolo marziano e tanti alberi tra cui il Faggio; siamo anche riusciti a vedere delle impronte di cervo!
Seguendo la guida siamo arrivati fino ad una cascata bellissima dove abbiamo pranzato ammirando il magnifico paesaggio che ci circondava:l’ acqua era fresca e cristallina e veniva una grande voglia di fare il bagno.
Gerardo ci ha dato un foglietto su cui appuntare le nostre emozioni e io ho scritto che la cascata mi suscitava: pace, tranquillità e libertà.
Ma purtroppo siamo dovuti andarcene da quello splendido ambiente per andare nell’ ufficio della riserva a vedere un video su animali e piante che popolano il Parco.
E’ stata una giornata indimenticabile, mi è piaciuta tantissimo e spero di poterne vivere altre simili
Beatrice B. G.

Il parco nazionale d' Abruzzo


Caro diario,

il giorno 9 maggio 2007 molto presto (ho avuto difficoltà ad alzarmi), siamo partiti con le Prof. Mancini e Palmisano ed i ragazzi della III E ed alunni della III F verso Val Canneto, che si trova nel versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Il viaggio in pullman è stato molto divertente perché ho parlato con alcuni ragazzi della III E molto simpatici. Appena scesi, ci ha accolti una guida di nome Gerardo, un signore gentile e simpatico che, durante la passeggiata, ci ha detto che il Parco Nazionale d’Abruzzo è compreso fra tre regioni: Lazio, Abruzzo e Molise. Questo parco è nato nel 1922 per salvaguardare gli animali in via di estinzione come orsi, lupi, volpi, aquile reali, camosci, cinghiali. Inoltre nel parco crescono delle orchidee che non si trovano in nessun altro luogo, dalla particolare forma di insetto.
Sfortunatamente durante la lunga camminata non abbiamo incontrato nessun animale; è stata comunque bella ed abbiamo pranzato accanto ad una bellissima cascata (ho toccato l’acqua, e non era fredda … era ghiacciata !!). Dopo pranzo abbiamo fatto il percorso inverso e sono caduta, fortunatamente senza farmi male, per colpa di foglie che nascondevano sassi molto scivolosi.
Arrivati al pullman siamo saliti e ci siamo diretti verso Alvito , un paesino molto tranquillo, con poca gente per strada. Siamo entrati in una specie di museo dove, dopo aver visto un video sugli animali che popolano il Parco Nazionale d’Abruzzo, siamo passati in un’altra stanza dove erano esposti tre animali imbalsamati: un lupo, un orso ed un camoscio. La guida Gerardo ci ha raccontato che nel Parco ora ci sono circa 1000-1500 esemplari di camosci, mentre anni fa ce ne erano solo 20-30; gli orsi che vivono nel Parco sono 40, mentre i lupi, che erano solo 2 o 3, ora grazie al WWF sono molti di più.
Una volta usciti abbiamo ringraziato la guida per la bella giornata e siamo ripartiti verso casa.
Il viaggio di ritorno è stato divertente: abbiamo prima provato a vedere la partita Roma-Inter, ma il canale era disturbato e quindi l’autista ha acceso la radio ed abbiamo sentito che la Roma stava vincendo (è finita 6-2 !!).
Giunti a destinazione sono scesa e, salutati professori e compagni, sono andata a casa stanca, affamata (ho divorato un piatto di lasagne), ma contenta di questa giornata. Ora caro diario ti saluto perché sto morendo dal sonno.
ELISA C.