Le fate poetiche: PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO

domenica 13 maggio 2007

PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO



Il 9 maggio la mia classe, la 1e e alcuni ragazzi della 3f siamo andati a visitare il Parco Nazionale d'Abruzzo.
Arrivati abbiamo subito conosciuto le due guide che ci hanno accompagnato per tutta la giornata. Così siamo stati divisi in due gruppi, noi terze siamo stati guidati da una ragazza di nome Maria. Per prima cosa ci ha spiegato che il Parco Nazionale d'Abruzzo comprende tre zone: Lazio, Molise e Abruzzo. In questo Parco ci sono tre principi inportanti tra cui la conservazione, l' educazione e la ricerca scentifica:
-CONSERVAZIONE:tutela di animali e vegetali
-EDUCAZIONE:rispettare l'ambiente
-RICERCA SCENTIFICA:agli studiosi si offre la possibilità di un laboratorio all'aperto.
In questa zona sono molto importanti alcuni animali tra cui l'Orso marsicano e il Camoscio.
L'ultimo assume durante il periodo invernale un colore del manto molto particolare.
Il Parco si suddivide in quattro zone:
A. riserva integrale (zone dove non è possibile accedere)
B. zona aperta a tutti
C. campagna(allevamento e agricoltura)
D. sviluppo(Paesi che si trovano nelle vicinanze del Parco)
Dopo aver ascoltato queste informazioni abbiamo svolto delle attività.
Abbiamo osservato il faggio, un tipo d'albero, e la nostra guida ha posizionato alcuni di noi vicino ad esso; bisognava dire degli aggettivi che poi sono stati utilizzati per creare una poesia sulla natura.
Mentre alcuni trascrivevano la poesia, altri dovevano creare dei quadri sull'ambiente naturale e attribuire un nome all'opera.
Prima di consumare il pranzo abbiamo fatto una passeggiata per il sentiero e ci siamo fermati per ascoltare un racconto che la nostra professoressa ha letto e, dopo aver trovato un posto magico (posto dove poter riflettere per scrivere), dovevamo trascrivere il nostro pensiero.
Il mio pensiero è stato " Finalmente oggi sono stata a stretto contatto con la natura e ho potuto ascoltare il canto degli uccelli, il suono dell'acqua e il profumo della natura. E'un ambiente che mette estrema serenità"
Terminate le letture ci siamo incamminati lungo la cascata per mangiare e abbiamo scattando anche delle foto.
Infine, abbiamo fatto l'ultima passeggiata, osservando altri alberi. Succesivamente abbiamo ripreso il pullman che ci ha accompagnati alla sede delle guardie del Parco per vedere un filmato che riguardava gli animali e sono stati mostrati dei resti di corna.
Terminato il tutto abbiamo salutato e ringraziato e ci siamo rimessi in viaggio per Roma.

- GIULIOTTA-


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