Caro diario,
oggi, 9 maggio, con la mia classe e insieme alla III E e ad alcuni ragazzi della III F sono andato al Parco Nazionale d’Abruzzo; ci hanno accompagnato le professoresse Mancini e Palmisano.
Il viaggio in pullman non è stato dei migliori, anche perché all’andata ho sofferto di mal d’auto e ho anche rimesso; al ritorno, invece, è andata anche peggio, perché ho dovuto vedere la squadra per cui faccio il tifo perdere pesantemente.
Come certamente saprai il Parco, il primo in Italia, fu istituito nel 1921, con lo scopo di preservare alcune tra le specie faunistiche italiane più importanti: lupo, camoscio d'Abruzzo, aquila reale, lince ed orso bruno marsicano, oltre a moltissime specie vegetali.
Il parco è compreso per la maggior parte (circa¾) nella provincia dell’Aquila in Abruzzo, e per la parte restante in quella di Frosinone nel Lazio ed in quella di Isernia in Molise.
Io ero stato già due volte al Parco Nazionale, nella zona di Pescasseroli; oggi invece siamo andati nella parte laziale del Parco, esattamente nella zone del comune di Settefrati; lì abbiamo incontrati la nostra guida, Gerardo, una persona molto simpatica. Purtroppo, per quanto riguarda l’osservazione degli animali, la visita non è stata molto fortunata, perché non abbiamo visto nulla, solo impronte fresche di cervo. In compenso abbiamo potuto osservare tantissimi fiori, tra cui alcuni tipi di orchidee selvatiche, di violette e di margherite.
Molto bella è stata la passeggiata che abbiamo fatto nel bosco, e bellissimo è stato camminare su letti di foglie così profondi da arrivare a volte sino alle ginocchia; al termine della passeggiata siamo arrivati ad una cascata molto suggestiva, vederla mi ha dato sensazioni di leggerezza, di freschezza e di felicità. Al ritorno, forse anche perché oramai eravamo abituati al percorso, la passeggiata è stata meno faticosa; è stato bello camminare respirando aria così pulita e in mezzo al profumo dei pini.
Dopo la passeggiata abbiamo ripreso il pullman e siamo andati nel paese di Alvito, dove, in una sede del Parco, abbiamo visto prima un filmato sul parco e poi alcuni animali imbalsamati, tra cui un lupo, un orso e un camoscio. Abbiamo anche potuto vedere un plastico che riproduceva tutta la zona del Parco. Dopo aver terminato questa visita purtroppo abbiamo dovuto ripartire per Roma.
Edoardo
oggi, 9 maggio, con la mia classe e insieme alla III E e ad alcuni ragazzi della III F sono andato al Parco Nazionale d’Abruzzo; ci hanno accompagnato le professoresse Mancini e Palmisano.
Il viaggio in pullman non è stato dei migliori, anche perché all’andata ho sofferto di mal d’auto e ho anche rimesso; al ritorno, invece, è andata anche peggio, perché ho dovuto vedere la squadra per cui faccio il tifo perdere pesantemente.
Come certamente saprai il Parco, il primo in Italia, fu istituito nel 1921, con lo scopo di preservare alcune tra le specie faunistiche italiane più importanti: lupo, camoscio d'Abruzzo, aquila reale, lince ed orso bruno marsicano, oltre a moltissime specie vegetali.
Il parco è compreso per la maggior parte (circa¾) nella provincia dell’Aquila in Abruzzo, e per la parte restante in quella di Frosinone nel Lazio ed in quella di Isernia in Molise.
Io ero stato già due volte al Parco Nazionale, nella zona di Pescasseroli; oggi invece siamo andati nella parte laziale del Parco, esattamente nella zone del comune di Settefrati; lì abbiamo incontrati la nostra guida, Gerardo, una persona molto simpatica. Purtroppo, per quanto riguarda l’osservazione degli animali, la visita non è stata molto fortunata, perché non abbiamo visto nulla, solo impronte fresche di cervo. In compenso abbiamo potuto osservare tantissimi fiori, tra cui alcuni tipi di orchidee selvatiche, di violette e di margherite.
Molto bella è stata la passeggiata che abbiamo fatto nel bosco, e bellissimo è stato camminare su letti di foglie così profondi da arrivare a volte sino alle ginocchia; al termine della passeggiata siamo arrivati ad una cascata molto suggestiva, vederla mi ha dato sensazioni di leggerezza, di freschezza e di felicità. Al ritorno, forse anche perché oramai eravamo abituati al percorso, la passeggiata è stata meno faticosa; è stato bello camminare respirando aria così pulita e in mezzo al profumo dei pini.
Dopo la passeggiata abbiamo ripreso il pullman e siamo andati nel paese di Alvito, dove, in una sede del Parco, abbiamo visto prima un filmato sul parco e poi alcuni animali imbalsamati, tra cui un lupo, un orso e un camoscio. Abbiamo anche potuto vedere un plastico che riproduceva tutta la zona del Parco. Dopo aver terminato questa visita purtroppo abbiamo dovuto ripartire per Roma.
Edoardo
Nessun commento:
Posta un commento