Le fate poetiche: Al Parco Nazionale d'Abruzzo

martedì 15 maggio 2007

Al Parco Nazionale d'Abruzzo






Caro diario,



oggi sono andata a visitare con la mia classe e la prima media, il Parco Nazionale d'Abruzzo. Appena arrivati al parco, con il pulman, pareva tutto cosi strano. Noi ragazzi di città abituati a macchine, suoni (alle volte anche fastidiosi) ci pareva veramente una "cosa strana". Praticamente sentivo solo il rumore degli uccelli e se proprio ti concentravi sentivi in lontananza il suono dell'acqua e poi guardandomi intorno era tutto ma dico veramente tutto verde. Per prima cosa la nostra guida ci ha iliustrato un inerario per poi incamminarci. Dopo una piccola spiegazione ci ha detto che dovevamo svolgere delle piccole attivita; ti devo confidare un segreto a dire la verità all'inizio io avevo anche un pò paura, poi quando ci ha detto che erano cose semplicissime mi sono tranquillizzata. Prima attività: la guida ha scelto quattro dei nostri compagni e li ha fatti mettere ognuno di loro in diverse posizioni davanti a un albero enorme e dovevano dire degli aggettivi per ognuna di queste posizioni come lo sentivano, lo vedevano e lo toccavano. Seconda attività : la giuda ci ha ha diviso in due gruppi, un gruppo doveva formare una poesia con gli aggettivi che erano stati dati all'albero e il secondo,tra cui io, con delle cornici dovevamo formare dei quadri con il prato senza disegnarli. Inseguito dopo una lunga camminata !!! siamo arrivati a una cascata dove ci siamo più che fermati riposati e ci siamo fatti delle bellissime foto.



Inzomma diario, per fartela breve questa esperienza sembrava all'inizio un pò rischiosa ma poi alle fine mi sono divertita tantissimo e ho scoperto tantissimi altri aspetti sulla natura che non conoscevo. A presto.


Giulietta



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