Le fate poetiche: Villa Torlonia

lunedì 5 febbraio 2007

Villa Torlonia

Il giorno 25 gennaio 2007 siamo andati a visitare Villa Torlonia, che è una villa suburbana cioè fuori dalla città.
Qui ci sono tre edifici: la Casina delle Civette, il Casino Nobile e il Casino dei Principi (che non abbiamo potuto visitare perché non abbiamo avuto tempo).
Io parlerò del Casino dei Nobili che è il più importante fra i tre.
I Torlonia, per stare alla pari con gli altri nobili, costruirono questa stupenda villa, su disegno di un architetto francese Valadièr che prese spunto dalla Reggia di Versailes.
Di fronte al Casino dei Nobili, venne costruito un obelisco da Alessandro Torlonia in onore del padre Giovanni.
Gli architetti decisero di fare il giardino all’inglese (cioè deve essere curato ma non si deve vedere, mentre quello al francese è molto più curato e si vede notevolmente).
I Torlonia avrebbero voluto comprarsi gli obelischi egizi che avevano un grande successo, ma, trasportarli fino a Roma sarebbe costato troppo, perciò vennero rifatti uguali da artigiani romani.
Nel 1797 Giovanni Torlonia acquistò la villa e nel 1829 quando Giovanni morì lasciò tutto a suo figlio Alessandro.
Nell’ ingresso del Casino dei Nobili è rappresentato lo stemma dei Torlonia.
In questo edificio ci sono due piani:nel primo ci sono bagno, sala da pranzo e molte altre stanze ognuna delle quali ha un suo stile; al secondo piano c’è la camera da letto, una sala di rappresentanza dove, in terra, vi è un mosaico che rappresenta Ercole ed altre camere.
Dopo molto tempo la Villa fu affittata da Mussolini, il quale, per proteggersi dagli attacchi dei nemici, fece costruire un bunker.
Gli ambienti non sono molto grandi e ci sono anche alcune tombe, tra cui una egizia, che in realtà è una finta tomba e sulle cui pareti sono raffigurate donne ben vestite e con uno specchietto in mano ed è qui che si svolgevano le riunioni segrete.
Marco

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