Le fate poetiche: quando a fare la festa sono gli alunni...(anonimo)

lunedì 18 giugno 2007

quando a fare la festa sono gli alunni...(anonimo)


Non finirò mai di stupirmi di come gli alunni possano dimostrarti il loro affetto. Hanno mille modi, mille vie per arrivare a te, se davvero vuoi che ti raggiungano. E hanno anche mille inventive, per renderti felice, se davvero tu lo desideri.

Oggi entro in prima. La porta è chiusa e sono silenziosi: strano, penso. Loro che stanno zitti? E' impossibile! Poi mi decido: apro la porta e me li trovo tutti davanti, schierati ad urlare: BUON COMPLEANNO, PROF!

Non solo. Si erano infatti organizzati ed avevano prodotto un cartellone lungo tutta la parete, dove si rinnovavano gli auguri, colorato lettera per lettera, lavoro di alcune ore da parte loro. Inoltre, sulla cattedra campeggiava una torta fatta da una alunna, e un regalo incartato. Lo scarto con una commozione che non mi aspettavo di avere (starò diventando vecchio per davvero?) e dentro c'è una cosa che conosco benissimo: il tamagotchi! Regali

A dirla tutta, sono mesi che rubo i loro, per giocarci io, e se ne sono accorti, che anagraficamente ne ho il doppio (va beh, anche qualcuno in più), ma biologicamente sono un alunno di prima media anche io. Poi, il bigliettino fatto a computer da uno di loro, con una ranocchia in primo piano e tanti paloncini sullo sfondo. Deliziosi, sono pulcini che mi fanno morire dal ridere, tanto più che mi sarebbe piaciuto vedere come e quando si sono organizzati per farmi questa sorpresa, e vedere i pasticci che hanno combinato, pur di riuscire a farmi piacere.

In seconda l'accoglienza è stata un po' più fredda, eppure c'è chi il pensiero lo ha avuto comunque: è un libro di premonizioni e oracoli, al quale ho immediatamente chiesto se era possibile far diventare intelligente l'intera classe. Ma la risposta è stata, ovviamente, negativa.

Che cosa dire? Che le cose belle nascono dal nulla, e quando meno te l'aspetti. Oggi è stata una bella giornata, e certo non potevo immaginare che i pulcini arrivassero a tanto, nei miei confronti.

Ora scompaio. E non chiedetevi perché: mi pare logico. Non avete capito? Ma è semplice: devo andare a far nascere il mio tamagotchi, e non temete: vi terrò informati in merito al sesso, allo stato di salute, all'educazione. Speriamo solo che, sbadato come sono, non muoia di inedia e di sconforto...

1 commento:

fate ha detto...

Caro pesce rosso,
grazie per il tuo post, mi è piaciuto tanto, io sono proprio come quell'insegnante, sai? Mi piacciono tanto i vostri giochini, i quaderni colorati, le penne strane e buffe. Sarà perché sono un po' infantile?
Non lo so, ma so che mi sento vicina ai miei ragazzi.
Ciao e buone vacanze.
prof Tess