Le fate poetiche: Alieni

giovedì 1 marzo 2007

Alieni


Era una domenica mattina, me lo ricordo come se fosse ieri,non avevo nulla da fare e, come sempre, mi misi a guardare fuori dalla finestra.
Ma questa volta vidi qualcosa che forse non avrei dovuto vedere. Vidi spuntare da una nuvola un disco gigante; all’inizio pensavo che fosse un’allucinazione, ma poi mi resi conto che si proiettava a grande velocità verso di me. Solo dopo qualche minuto, vidi questo enorme disco deviare la sua traiettoria e finire in mezzo ad altri palazzi. Mi precipitai subito di sotto senza raccontare niente a nessuno (anche perché non mi avrebbero creduto) e andai nel luogo dove esattamente quell’ enorme disco si era andato a schiantare, ma sul posto non c’erano segni atterraggio né tanto meno di schianto,solo una macchina parcheggiata male sopra il marciapiede che ostruiva il passaggio.
La strada era deserta neanche una persona in giro… Andai più avanti verso la piazzetta ma di ufo nemmeno l’ombra. Ormai mi ero rassegnato, ma sul marciapiede della strada dove sarebbe atterrato l’ ”ufo” vidi un uomo, il primo essere vivente che avevo incontrato quella domenica; era strano come sconvolto da qualche cosa. Era vestito con un lungo impermeabile marrone, occhiali scuri e un cappello che gli copriva tutta la testa. Ero così concentrato nel guardarlo che per poco non fui investito da una macchina e, quando mi voltai verso di essa vidi un volto familiare. Tornai a casa e mi sdraiai sul mio letto quando a un certo punto mi venne un lampo di genio: l’uomo dentro l’auto era uguale a quell’ uomo che vagava per la strada: gli stessi lineamenti perfino lo stesso vestiario e , adesso che ci penso, la macchina era la stessa che stava parcheggiata sul marciapiede.
Poi ripensai all’ufo e mi sembrava impossibile che un oggetto così grande potesse essere svanito nel nulla. Ma poi lasciai stare l’argomento e uscii a fare due passi.
Appena arrivato in piazzetta ,dove poi mi avrebbero raggiunto i miei amici, rividi ancora quell’ uomo ma stavolta andava molto di fretta. Lo seguii e arrivati davanti ad un cespuglio, si trasformò in un gatto!! Allora per un attimo pensai di seguirlo ma poi vidi l’ufo, finalmente!! Era nascosto sempre dentro questo cespuglio, sinceramente non so come ce lo abbiano fatto entrare ma era lì… Neanche feci in tempo ad avvicinarmi che si azionarono i motori e… via!! Era ormai partito per mai più ritornare.
Il giorno seguente raccontai questo fatto ai miei amici ma, come potete immaginare non mi hanno creduto. Non potrò mai scordarmi di aver visto un alieno!!!!
_Gianmarco_

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