Le fate poetiche: Municipio III - I ragazzi ribelli

giovedì 8 marzo 2007

Municipio III - I ragazzi ribelli

È una bellissima giornata d’agosto a Piazza Bologna, c’è sole, tira un venticello piacevole, bambini che giocano, persone che passeggiano, ragazzi che si rincorrono e i più anziani che stanno seduti sulle panchine a chiacchierare. L’argomento trattato dalle interessanti discussioni dei ragazzi più maturi, è lo stesso per tutti: la costruzione del nuovo centro anziani promessa dal municipio! La costruzione dell’edificio sarebbe iniziata il giorno seguente poiché erano passati i giorni necessari per la realizzazione del progetto e per l’acquisto delle attrezzature necessarie.
Intanto, alla sede del municipio a via Goito, si discuteva sul fatto che i lavoratori del progetto “anziani” sono andati in vacanza il giorno di inizio dei lavori del centro.
Quando i veterani vennero a conoscenza dell’accaduto, in massa si radunarono per “marciare” verso la sede di via Goito e per convincere i consiglieri a richiamare i lavoratori per il progetto. Ma dopo spiegazioni su spiegazioni e dopo una discussione che faceva sembrare l’aula del municipio l’aula della camera dei deputati durante un dibattito, si arrivò alla conclusione che i lavoratori non potevano essere richiamati perché erano in ferie.
Tornati a Piazza Bologna, i nostri eroi si sentivano demoralizzati dalla “missione fallita”, però uno di loro, propose di costruire con le loro stesse mani il centro!
Così chiamarono i loro amici dalle campagne e si fecero portare tutti gli attrezzi da lavoro con tutto il materiale. In men che non si dica arrivarono i camion da lavoro con tutto il materiale. Si attrezzarono, prepararono tutto l’occorrente però cominciò a sorgere un piccolo problema: non avevano idea di come si costruisse un edificio.
Intanto i lavoratori che erano in vacanza vennero a conoscenza che gli anziani di Piazza Bologna avevano “cominciato” a lavorare sulla nuova costruzione. Allora molto seccati per la loro caparbietà, partirono subito per Piazza Bologna. Anche loro arrivarono subito nel luogo dove avrebbero dovuto costruire l’edificio e dove incontrarono i ragazzi. Era la guerra! Tutti si prepararono con pale, vanghe, cariole. Però arrivarono i parenti dei “ragazzi” e tutti gli abitanti del quartiere, furiosi perché anche loro volevano il centro anziani. Così i lavoratori, alla vista della grande massa degli abitanti di Piazza Bologna si misero al lavoro per la realizzazione del centro. Due giorni dopo, la costruzione era finita e i nostri “ragazzi”, contentissimi per il centro e tutti gli abitanti del quartiere di Piazza Bologna ricorderanno sempre la storia della costruzione del centro anziani.
Riccardo

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