Le fate poetiche: VISITA AL TEATRO ARGENTINA

giovedì 26 aprile 2007

VISITA AL TEATRO ARGENTINA



Martedì 11 aprile io ed i miei compagni della terza E, assieme alla prima E, accompagnati dalle professoresse Mancini e Palmisano siamo andati a visitare il teatro Argentina e il suo museo.
Questa non era una visita come le altre, perché non siamo andati al teatro per vedere uno spettacolo ma per visitare il teatro e cioè per conoscere il suo stile architettonico, la storia del teatro, il museo interno, ecc.
Alle 8.30 siamo usciti dalla scuola. L’appuntamento che avevamo preso con il pulmann era all’incrocio tra via G. da Procida con via L. il Magnifico. Abbiamo dovuto aspettare il pulmann per qualche minuto, ma al suo arrivo siamo partiti subito. Il viaggio non è stato molto lungo e soprattutto la strada non era molto trafficata. Appena arrivati davanti al teatro, abbiamo dovuto aspettare qualche minuto, giusto il tempo per fare uno spuntino e poi siamo entrati nel teatro. Siamo entrati nella platea per un’introduzione alla storia del teatro; in effetti più che introduzione, la guida ci ha raccontato tutta la storia del teatro. Appena finita la spiegazione, siamo subito ripartiti per fare il giro del teatro. Siamo subito andati a vedere il museo: qui erano esposti molti quadri, documenti, foto del teatro, dei suoi proprietari e di alcuni artisti (come Giuseppe Verdi) che hanno composto delle opere proprio per le rappresentazioni del teatro.
In particolare mi ha colpito: l’atto di vendita con il quale la famiglia Torlonia acquistava il teatro, un quadro in cui era rappresentata una festa all’interno del teatro per il matrimonio del figlio del re di Francia e, infine, un quadro in cui era raffigurato Numa Pompilio che stava con la Ninfa Egeria, davanti ad un fiume. Questo quadro era stato dipinto per la famiglia Torlonia da Fracassini e aveva il compito di “quadro preparatore” per il sipario del teatro. Mi aspettavo che il museo fosse più grande e più ricco di opere e oggetti da vedere poiché il teatro è grande e molto bello. Dopo la visita siamo usciti da teatro e siamo andati al luogo dell’appuntamento con il pulmann. Una volta preso il pulmann siamo tornati a scuola per le due ore di lezione rimanenti.
Rincoboy (sono Riccardo e da ora mi chiamerò così)

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