Le fate poetiche: Visita al teatro Argentina

venerdì 27 aprile 2007

Visita al teatro Argentina



Il giorno 24\04\2007 siamo andati a visitare il Teatro Argentina e il museo del Burcardo, accompagnati dalle professoresse Palmisano e Mancini.
Una guida ci ha spiegato che nel 1400 arrivò il monaco francese Burcardo che poi diventerà il cerimoniere pontificio.
Burcardo decise di avere un’abitazione adeguata alla sua importanza e voleva costruirla su un territorio dove avevano le loro abitazioni gli Sforza Cesarini, perciò iniziò una lite.
La lite venne poi composta dal Papa e il Burcardo riuscì a costruire una torre e un palazzo che, in seguito alla sua morte, andarono nelle mani degli Sforza Cesarini, ma Burcardo, prima di morire, fece scrivere sulla torre “Argentina” perché la sua terra di provenienza in Latino veniva chiamata “Argenturarium”.
Dopo un po’ la famiglia Sforza entrò in crisi economica e decise quindi di far costruire un teatro per guadagnare soldi, però per poterlo costruire dovette demolire il palazzo del Burcardo.
Il teatro venne chiamato Argentina in onore di Burcardo. Esso aveva soltanto decorazioni pittoriche, era in legno e l’illuminazione era a candele e quindi la visibilità era scarsa, ma la cosa più pericolosa era che se la fiamma entrava in contatto con il legno, andava tutto a fuoco.
L’unica cosa rimasta uguale è la sua forma a ferro di cavallo che permette di vedere e sentire meglio.
Dal 1700 ad oggi è cambiata anche la disposizione dei posti nella platea, infatti essa prima era riservata ai più poveri (al contrario di come è oggi) ed i più ricchi affittavano o compravano i palchetti (soprattutto quelli centrali) e li abbellivano come volevano.
Nel 1843 il teatro passò ad Alessandro Torlonia che lo decorò e fece aggiungere al soffitto alcune figure mitologiche.
Nel 1800 il sipario aveva molta importanza, era particolarmente curato ed al centro veniva dipinto un quadro; sui davanzali dei palchetti c’era una decorazione a rilievo fatta in cartonpierre, cioè in cartapesta.
Nel museo del Burcardo sono esposte molte caricature di personaggi, sul soffitto c’è una ruota che serviva per alzare ed abbassare il sipario, c’è l’atto di vendita del teatro dagli Sforza Cesarini ad Alessandro Torlonia e due costumi di un’ opera di Giuseppe Verdi .
Marco

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