Le fate poetiche: Il museo e il Teatro Argentina

mercoledì 25 aprile 2007

Il museo e il Teatro Argentina


Martedì ho conosciuto il Teatro Argentina. Sono andato con la mia classe e con la prima. La prof di italiano e la prof di matematica ci hanno accompagnato. Siamo andati in pullman;quella mattina c'era molto traffico. Dopo aver fatto merenda il custode del teatro ci ha fatto entrare, ci siamo seduti e abbiamo aspettato la nostra guida. La guida era molto simpatica e ha cominciato ad illustrarci la storia del teatro. Il nome del teatro non c'entra con il paese sud americano. Tutto cominciò dal monaco Burcardo che veniva dalla regione dell'Alsazia. Venuto in Italia volle costruire una torre. Solamente che dovette chiedere aiuto al Papa perchè quei territori appartenevano alla famiglia Sforza Cesarini. Burcardo fece un patto con questa famiglia e il patto diceva che alla sua morte la torre sarebbe diventata proprietà della famiglia Sforza Cesarini. Burcardo costruì la torre e le diede il nome di Torre Argentina. Argentina perchè lui veniva da un paese il cui nome latino era Argentarium. Alla sua morte la torre divenne proprietà della famiglia Sforza Cesarini. In quel periodo la famiglia si trovava in una grave crisi economica e decise di abbattere la torre per costruire un teatro. Costruirono il teatro a forma di cavallo ed era tutto in legno. Fu poi acquistato dalla famiglia Torlonia che vi apportòimportanti modifiche. A quel tempo, al contrario di oggi, la platea era la meno costosa e le famiglie nobili andavano a sedersi nei palchi. Si affittavano o addirittura si compravano e li addobbavano per renderli più belli ed eleganti. Dopo il possesso da parte dei Torlonia il teatro divenne ed è tutt'ora possesso del Comune di Roma. Il teatro ha mantenuto la forma a ferro di cavallo ma i palchi sono cambiati e adesso sono decorati tutti in modo uguale. I dipinti che vi erano si trovano al museo del Teatro Argentina che sta in cima al teatro. E' molto piccolo ma contiene dei reperti bellissimi. Ad esempio ci sono molti quadri, fotografie di personaggi dell'epoca (c'era la foto di Verdi autografata!), e le locandine degli spettacoli dell'epoca. Siamo usciti anche sul tetto del teatro dove c'era una bellissima vista della piazza. La guida è stata molto brava a spiegare. La cosa che proprio mi ha fatto impazzire del teatro era il lampadario che era molto bello e soprattutto molto elegante.
Antonio


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