Le fate poetiche: Il Casino Nobile

sabato 27 gennaio 2007

Il Casino Nobile


Il 26 Gennaio la prof. Palmisano ci ha portato insieme alla 1°e a visitare Villa Torlonia.

Siamo entrati dall'ingresso principale che si trova su Via Nomentana. Villa Torlonia fu costruita fuori dalla città per questo si dice che è una villa in "sub urbis"letteralmente fuori dalla città.

La villa è costituita da tre principali edifici:il Casino Nobile,la Casina delle Civette e il Casino dei principi.

Il casino che mi è piaciuto di più è stato il Casino Nobile.

Il Casino Nobile è l'edificio principale della villa. E'costituito da tre piani: il piano terra dove c'è la sala da ballo che è circondata da altre sale.

La maggior parte delle sale è fatta di un marmo rosa molto bello.

Anche i pavimenti sono in marmo e molto spesso il disegno del pavimento riprende quello del soffitto, realizzato con stucchi bianchi e dorati.

La sala da ballo ha anche due balconcini dove risiedeva l'orchestra. I lampadari sono bellissimi anche se molto bassi.

Al piano terra ci sono molti mezzibusti e statue(la maggior parte decapitate).

Al piano superiore ci sono le stanze da letto e i bagni. Il secondo piano è diviso in due parti: l'ala maschile e l'ala femminile.

Le stanze sono prive di mobili tranne la stanza dove dormiva Mussolini dove vi è un letto matrimoniale, una cassettiera, un comodino e delle sedie. Le stanze presentano degli affreschi. L'affresco che mi ha colpito di più è stato quello di Psiche.

Le stanze hanno ognuna una caratteristica diversa; c'è la stanza gotica, la stanza egizia e una stanza dove compaiono i ritratti dei più celebri personaggi italiani vissuti nel passato.
Il piano sotterraneo è stato scoperto di recente e sono stati trovati i resti di un cimitero romano. Ci sono anche un rifugio antigas e un ufficio privato fatti costruire da Mussolini.

Intorno al palazzo ci sono due obelischi egizi e una grande scalinata che conduce all'entrata. Questa visita mi ha permesso di conoscere meglio Villa Torlonia e la sua storia dato che la conoscevo solo come un posto per giocare.
Antonio K.

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