Le fate poetiche: Il contadino dal buon cuore

domenica 14 gennaio 2007

Il contadino dal buon cuore


C’era una volta un contadino molto povero ma dal cuore buono, che abitava insieme al suo corvo domestico in una piccola capanna ai bordi del bosco e che possedeva soltanto un piccolo campo di grano.
Un giorno, quando il contadino stava per seminare, il cielo si fece scuro come la pece e all’improvviso apparve una persona a cavallo di una scopa: era una strega bruttissima, bassa e piena di brufoli e di rughe, con una vocetta stridula e fastidiosa.
La strega disse al contadino: “Vattene da qui, lascia questo campo e non farci più ritorno!”.
Il contadino scappò spaventatissimo e si rifugiò nella sua capanna. Poi dopo lo spavento arrivò il furore, perché il campo di grano era l’unica cosa che aveva ma cosa mai poteva fare contro una strega così potente?
Ad un tratto il contadino sentì una voce alle sue spalle, e spaventato si girò di scatto gridando: “Chi c’è? Chi ha parlato?”
La voce disse: “Non avere paura, siamo tuoi amici, ti aiuteremo noi a sconfiggere la strega!”
“Ma chi parla? Chi siete? Davvero mi aiuterete?”
“Sono Beppe, il tuo corvo domestico”
“Ma come!”, disse il contadino, “tu parli?!?”
Beppe rispose: “Certo, io sono un corvo fatato, e ti aiuterò a cacciare la strega insieme a Zita la mosca!”
“Zita la mosca? E dove sta?”
“E’ davanti al tuo naso, e anzi, fai attenzione a non ucciderla!”
“Ops!”, disse il contadino, “non ti avevo vista, sei così piccola!”
“Zzzz! E ti pareva!”, si lamentò Zita.
Il contadino chiese a Beppe: “Ma perché la strega mi ha cacciato dal mio campo di grano? A cosa le serve?”
“Non ne ho idea”, rispose Beppe, “ecco a cosa ci serve Zita! Dai Zita, vola dalla strega e cerca di capire a cosa la serve il campo di grano!”
“Volo!” rispose Zita, che subito si diresse verso il campo pronta ad aguzzare le orecchie.
Infatti, svolazzando intorno alla strega la sentì dire fra sé e sé: “Ecco, ora non mi resta che scavare fino a quando non ritrovo il baule con le pozioni magiche che nascosi mille anni fa e con le quali potrò diventare la strega più potente del mondo.”
Sentite queste cose Zita volò dal contadino e da Beppe e riferì le intenzioni della strega.
Allora Beppe decise di dare al contadino un pettine magico, e gli disse: “Attento, questo non è un comune pettine, è magico, e solo le persone di buon cuore come te lo possono lanciare, e tu lo lancerai contro la strega con questa fionda magica che non fa mai sbagliare la mira alle persone dal buon cuore. Quando la strega sarà colpita, sarà avvolta da una foresta impenetrabile che, dopo averla intrappolata, scomparirà insieme a lei!”
Il contadino prese fionda e pettine, uscì dalla capanna e senza farsi vedere si avvicinò il più possibile alla strega, prese attentamente la mira e……Paf! Ci fu un enorme fumo denso e nero, alberi grandissimi comparvero all’improvviso circondando la strega che urlava a più non posso. Poco dopo alberi e fattucchiera scomparvero per non riapparire mai più.
E così il contadino dal buon cuore, grazie all’aiuto di Beppe il corvo domestico e di Zita la mosca, poté fare ritorno nel suo campo di grano. E il corvo, per ricompensarlo per aver cacciato la strega, gli fece trovare un forziere stracarico d’oro, e così il contadino diventò ricco sfondato.
Edoardo

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