Nella savana viveva un branco di leoni.
Un giorno il leone e la leonessa capobranco ebbero un cucciolo al quale misero il nome di Nocciolino.
Fin da piccolo Nocciolino preferiva le verdure invece della carne, all'inizio i genitori non ci fecero caso ma, quando divenne grande e dovette cacciare insieme agli altri, il padre si accorse che suo figlio correva in mezzo agli animali e non li cacciava, al padre venne un brutto presentimento così, quando tornarono nel loro rifugio, prese Nocciolino da parte e gli disse di mangiare l'ultimo pezzo di carne rimasto, il cucciolo rimase fermo, senza toccare niente, per mezz' ora, quando il padre si stancò di aspettare glielo mise in bocca, Nocciolino lo sputò con disgusto, gli rivelò' che la carne gli faceva rivoltare lo stomaco e scappò.
Il fugiasco si mise a cercare tutta la notte un rifugio, dove nessuno lo trovasse, ad un certo punto iniziò a piovere a dirotto e Nocciolino trovò una grotta, si rifugiò lì ma ad un certo punto si accorse che non era solo, c'era una gazzella ferita, lui la curò e diventarono grandi amici. Nocciolino gli raccontò il suo segreto e la gazzella gli disse: -Per me tutti dovrebbero essere come te, non ci trovo niente di così terribile! –
Un giorno Piumotto (la gazzella) portò Nocciolino dai suoi amici e quando egli raccontò loro il suo segreto tutti vollero essere suoi amici.
Dato che faceva molto caldo Nocciolino e Piumotto vollero fare un bagno rinfrescante. Mentre loro sguazzavano nell'acqua, passavano da quelle parti due amici del padre di Nocciolino che lo stavano cercando, quando lo videro presero sia lui che Piumotto e li portarono al padre.
Piumotto disse al padre che nel suo branco tutti accettavano suo figlio per quello che era, solo lui no, e che non doveva fare lo sbaglio di respingere suo figlio solo per quello.
Il padre diede l'ordine di lasciarli, abbracciò Nocciolino e gli disse che aveva capito la lezione e promise a Piumotto che da quel giorno in poi nessuno avrebbe cacciato i suoi amici.
Federica
Un giorno il leone e la leonessa capobranco ebbero un cucciolo al quale misero il nome di Nocciolino.
Fin da piccolo Nocciolino preferiva le verdure invece della carne, all'inizio i genitori non ci fecero caso ma, quando divenne grande e dovette cacciare insieme agli altri, il padre si accorse che suo figlio correva in mezzo agli animali e non li cacciava, al padre venne un brutto presentimento così, quando tornarono nel loro rifugio, prese Nocciolino da parte e gli disse di mangiare l'ultimo pezzo di carne rimasto, il cucciolo rimase fermo, senza toccare niente, per mezz' ora, quando il padre si stancò di aspettare glielo mise in bocca, Nocciolino lo sputò con disgusto, gli rivelò' che la carne gli faceva rivoltare lo stomaco e scappò.
Il fugiasco si mise a cercare tutta la notte un rifugio, dove nessuno lo trovasse, ad un certo punto iniziò a piovere a dirotto e Nocciolino trovò una grotta, si rifugiò lì ma ad un certo punto si accorse che non era solo, c'era una gazzella ferita, lui la curò e diventarono grandi amici. Nocciolino gli raccontò il suo segreto e la gazzella gli disse: -Per me tutti dovrebbero essere come te, non ci trovo niente di così terribile! –
Un giorno Piumotto (la gazzella) portò Nocciolino dai suoi amici e quando egli raccontò loro il suo segreto tutti vollero essere suoi amici.
Dato che faceva molto caldo Nocciolino e Piumotto vollero fare un bagno rinfrescante. Mentre loro sguazzavano nell'acqua, passavano da quelle parti due amici del padre di Nocciolino che lo stavano cercando, quando lo videro presero sia lui che Piumotto e li portarono al padre.
Piumotto disse al padre che nel suo branco tutti accettavano suo figlio per quello che era, solo lui no, e che non doveva fare lo sbaglio di respingere suo figlio solo per quello.
Il padre diede l'ordine di lasciarli, abbracciò Nocciolino e gli disse che aveva capito la lezione e promise a Piumotto che da quel giorno in poi nessuno avrebbe cacciato i suoi amici.
Federica
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