Le fate poetiche: Il giorno di Capodanno

mercoledì 3 gennaio 2007

Il giorno di Capodanno



Il capodanno passato è stato uno dei peggiori in tutta la mia vita perché i miei genitori hanno invitato dei loro amici a casa di mia nonna e io mi sono trovato da solo in un gruppo di quarantenni rammolliti.
Appena finimmo di pranzare arrivarono questi amici che subito dopo accompagnammo a visitare il paese.
Tornammo nel tardo pomeriggio e dopo esserci cambiati iniziammo la cena durante la quale non pronunciai una parola perché i miei genitori e i loro amici parlavano in continuazione. Finita la cena, dopo l’ arrivo dell’ anno nuovo io mi misi davanti al fuoco e mi dovetti sorbire un’ altra conversazione in cui io di nuovo rimasi completamente zitto. Andai a letto alle tre di notte sicuro che si può passare un capodanno così brutto solo una volta nella vita.
Tancredi S.

1 commento:

fate ha detto...

Povero Tancredi!
Mi dispiace che tu abbia passato un Capodanno così triste ma sono sicura che il nuovo anno ti regalerà tanti giorni belli.
Comunque tu hai il dono dell' ironia e sai sorridere anche sulle cose noiose!
Ciao prof Tess